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Fatture mediche: la detraibilità è limitata per l’imposta di bollo

 Le fatture e le ricevute che i contribuenti ricevono da un professionista comportano la detrazione delle spese per l’imposta di bollo: questa eventualità fiscale è comunque possibile solamente nel caso in cui il soggetto ricevente ha effettuato il versamento, sia per inadempienza del professionista che per un accordo tra le due parti in questione. Se invece la casistica rientra al di fuori di queste due ipotesi, allora non si può applicare alcun tipo di detrazione. Tale disposizione era contenuta in una risoluzione dello scorso anno da parte dell’Agenzia delle Entrate (444/E del 18 novembre 2009), la quale ha appunto chiarito il trattamento fiscale che spetta all’imposta da bollo che si riferisce alla fatture delle visite mediche. Come ha sottolineato l’amministrazione finanziaria, il tributo che stiamo esaminando deve essere pagato in relazione alle fatture, alle note, ai conti e a documenti simili che comportano degli addebitamenti o degli accreditamenti, anche quelli che vengono consegnati mediante l’apporto di un soggetto terzo.

 

Per essere più precisi, inoltre, l’imposta non deve essere versata quando ci si trova di fronte a somme di denaro inferiori a 77,47 euro; tra l’altro, non bisogna dimenticare che le marche da bollo non esistono più da oltre due anni, visto che esiste dal 2007 il contrassegno telematico che svolge lo stesso ruolo. Le Entrate hanno anche chiarito la situazione circa le irregolarità del bollo.

 

Nell’ipotesi in cui la ricevuta viene consegnata, ma non è in regola con la relativa imposta, allora il cliente è obbligato a versarla e a corrisponderla, nel termine massimo di quindici giorni a partire dal momento in cui è stata ricevuta la fattura, all’ufficio locale della stessa Agenzia, mentre per il professionista sono previste sanzioni pesanti. Infine, c’è da dire che le due ipotesi di detrazione sono state scelte perché solamente così il bollo diventa un costo accessorio alla prestazione del professionista e, quindi, un onere da detrarre.

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