Agenzia Entrate e Inps: Equitalia agisce per il bene pubblico

 Dare di Equitalia un’immagine non solo distorta, ma anche lontana dal vero. Questo è quanto, tra l’altro, hanno dichiarato congiuntamente Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, e Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, a seguito delle campagne mediatiche in corso da qualche giorno a questa parte che mirano a screditare l’operato di Equitalia che, lo ricordiamo, è posseduta rispettivamente al 51% ed al 49% proprio dalle Entrate e dall‘Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. In merito il Direttore delle Entrate ed il Presidente Mastrapasqua hanno colto l’occasione per ricordare come quello della riscossione delle tasse e dei contributi che vengono sottotratti alle Amministrazioni pubbliche, siano queste centrali o locali, individui un’attività che è nello stesso tempo complessa ma anche responsabile.

Entrate: Befera chiama a raccolta gli enti locali contro l’evasione

 Sono ambiziosi gli obiettivi illustrati da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, nel corso dell’ultima audizione presso la Commissione Finanze del Senato: ambiziosi, ma non irraggiungibili, specialmente nel caso in cui venissero potenziate determinate collaborazioni. Befera ha voluto sottolineare soprattutto l’impegno profuso dall’amministrazione finanziaria per spingere i comuni italiani a inviare il maggior numero possibile di segnalazioni, sfruttando magari i cosiddetti flussi informativi. Un altro strumento da sviluppare ulteriormente è poi quello della formazione, visto che i funzionari che hanno beneficiato di corsi di aggiornamento e di istruzione alle nuove tematiche sono sempre più numerosi. L’intento principale, comunque, rimane uno, solo e indistinto: il contrasto all’evasione fiscale, senza però tralasciare il recupero del gettito attraverso il trionfo della legalità tributaria.

Entrate-Anci-Ifel: la collaborazione antievasione funziona

 Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha commentato con entusiasmo l’intesa della stessa Agenzia con l’Anci: in particolare, i risultati ottenuti in questo senso sono improntati al raggiungimento di un maggior grado di federalismo fiscale, portando a livello territoriale la questione tributaria del nostro paese. Befera è intervenuto nel corso della presentazione dei primi risultati della lotta all’evasione fiscale messa in atto, oltre che dalla Entrate e dai comuni italiani, anche dall’Ifel (Istituto per la finanzia e l’economia locale). In base a quanto è emerso, sono state 3.216 le segnalazioni inviate dagli stessi comuni al Fisco, di cui circa 400 hanno poi portato alla notifica di avvisi di accertamento per un importo totale di 3,6 milioni di euro. C’è inoltre da precisare che sono stati 300 i comuni che hanno aderito alla convenzione in questione, soprattutto quelli del centro-nord, tra cui possiamo citare, a titolo esemplificativo, Roma, Bologna e Torino.

 

Le Entrate tentano di arretrare la proroga dello scudo fiscale

 L’Agenzia delle Entrate sta pensando seriamente alla pubblicazione di una sorta di circolare in versione “light” per quel che riguarda lo scudo fiscale: questo documento, infatti, dovrà essere un punto di riferimento utile nel chiarimento di alcuni aspetti relativi all’attuale normativa, con degli approfondimenti soprattutto sulla definizione della doppia proroga (per essere più precisi, ve n’è una il 28 febbraio 2010 con aliquota al 6% e un’altra il 30 aprile con aliquota al 7%). Tale annuncio è stato fatto pochi giorni fa dal direttore della stessa Agenzia, Attilio Befera, e potrebbe entrare in vigore con l’inizio dell’anno nuovo. L’attesa dopo la pausa natalizia, comunque, consentirà di rimanere in tempo utile per ottenere tutti i chiarimenti necessari in proposito: queste precisazioni sono in linea col nuovo timing che è stato inserito nel cosiddetto “decreto mille proroghe” che il Governo ha provveduto ad approvare la settimana scorsa.

 

Liguria: avviato un tavolo tra Entrate e terzo settore

 È dunque la Liguria la regione scelta per avviare il primo tavolo di confronto tra Agenzia delle Entrate e i rappresentanti del settore no profit. Il primo di questi incontri si terrà infatti il prossimo 24 novembre a Genova, nella sede della direzione regionale. Sostanzialmente, siamo di fronte all’attivazione di un importante programma di assistenza fiscale, volto soprattutto a migliorare la compilazione e l’invio del modello Eas. Il tavolo regionale sarà dunque l’occasione per illustrare i principali chiarimenti relativi al documento fiscale: gli enti no profit e tutto il terzo settore avranno quindi la possibilità di rivolgersi agli uffici territoriali, trovando l’aiuto necessario in ambito tributario. Si tratta di un argomento di stretta attualità, visto che, proprio nel corso di questa settimana, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha voluto sottolineare l’importanza di tali incontri in merito all’associazionismo di promozione sociale.

 

Incassi da evasione fiscale: +47% nei primi otto mesi del 2009

 In materia di incassi da evasione fiscale, il 2009 si candida per essere un anno record con ricadute positive per le casse dell’Erario. Nei primi otto mesi di quest’anno, infatti, le azioni mirate del Fisco in materia di evasione fiscale hanno portato finora al recupero di ben 2,8 miliardi di euro, con un incremento del 47% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nelle ultime settimane, lo ricordiamo, l’Agenzia delle Entrate ha avviato prima una vera e propria campagna anti-evasione “estiva” effettuando controlli presso gli stabilimenti balneari, strutture ricettive, porti turistici, ed in generale sulle coste, ma anche nel Lazio sul settore del noleggio con conducente, e poi ha avviato, grazie anche al supporto sia dei comuni, sia delle Direzioni Regionali dell’Amministrazione finanziaria, un vero e proprio giro di vite sui “paradisi fiscali”, ed in particolar modo sui quei cittadini italiani per i quali si potrebbe prefigurare un espatrio fittizio al fine di “scavalcare” la nostra tassazione avvalendosi di quella privilegiata in alcuni Paesi esteri.

L’Agenzia delle Entrate si mobilita contro le compensazioni indebite

 Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha annunciato l’avvio di un vero e proprio giro di vite volto a contrastare l’utilizzo improprio e illecito delle compensazioni: le compensazioni indebite, usate per lo più come bancomat, hanno già provocato un buco pari a un miliardo di euro, i quali devono essere prontamente recuperati. Non si tratta quindi di un fenomeno sporadico, dato che sono ancora troppi i contribuenti che non pagano al fisco i tributi, indicando di aver diritto a delle compensazioni che in realtà non esistono. L’intento dell’Agenzia è molto chiaro e preciso ed è stato sottolineato dallo stesso Befera:

Si vuole anzitutto stroncare il fenomeno facendo cessare questo utilizzo improprio soprattutto da parte delle imprese, che troppo spesso tendono a non pagare le imposte al fisco.

In proposito, le Entrate hanno già individuato ben 317 milioni di compensazioni indebite in questi primi sei mesi del 2009; ci si riferisce in particolare ai crediti Iva. Luigi Magistro, direttore dell’Accertamento delle Entrate, ha anche aggiunto che sono 8.000 i contribuenti che hanno utilizzato crediti Iva in compensazione nel modello F24.

 

Il Fisco taglia gli interessi al 4%: benefici immediati per i destinatari

 La conferma del taglio degli interessi  sulle principali dichiarazioni dei redditi è arrivata direttamente dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera: il provvedimento, approvato tramite un decreto firmato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, dovrebbe portare degli interessanti benefici per quei contribuenti che pagano in ritardo o ratealmente le imposte sui redditi, l’Iva, l’Irap e i modelli Unico. In cosa consiste questa riduzione fiscale degli interessi? Sostanzialmente, il nuovo tasso è stato abbassato dal 6% al 4% e si riferisce a quelle dichiarazioni  che sono state presentate a partire dal 1° luglio 2009; per quel che concerne invece il modello Unico 2009, dato che esso dovrà essere presentato entro il 30 settembre 2009, l’applicazione del tasso al 4% è già attiva per i pagamenti delle imposte che scadono il 16 giugno. C’è anche da dire che il campo di applicabilità di questo provvedimento è molto vasto: si va dai rimborsi alla chiusura dei verbali, dal concordato alla conciliazione giudiziale, sempre con l’intento di rendere meno gravosi gli interessi per Iva e Irap.

 

Il pagamento delle quote di Srl diventa definitivamente telematico

 Si attende ormai fra pochi giorni la firma da parte del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, del provvedimento che stabilisce le modalità per i commercialisti per versare telematicamente l’imposta di registro nei passaggi delle quote delle società a responsabilità limitata. Tale provvedimento darà la possibilità di gestire solamente per via telematica, dunque, la registrazione degli atti relativi al trasferimento delle partecipazioni di Srl. L’iniziativa di Befera rientra in quello che lo stesso direttore dell’Agenzia delle Entrate ha definito come “clima di collaborazione con i commercialisti“. Si parla già della fine di marzo come possibile periodo per la firma di tutti gli atti: in proposito, sarà Sogei, la società di Ict del Ministero dell’Economia, a gestire tutto il flusso telematico.

 

Cambiano l’invio telematico e le scadenze dei corrispettivi delle imprese

 Ci sono delle importanti novità per quanto riguarda la trasmissione per via telematica dei corrispettivi. A partire dal mese di giugno, infatti, questa possibilità non sarà più un’esclusiva delle sole aziende commerciali che fanno parte della grande distribuzione, ma tale novero sarà ampliato anche alle imprese di servizi. L’iniziativa è stata proposta da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, il quale ha voluto estendere la fruibilità della via telematica riguardo all’invio dei dati sulle somme incassate quotidianamente dai punti vendita delle varie imprese per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi. A questa innovazione se ne aggiunge poi anche un’altra, relativa al cambiamento del calendario delle comunicazioni: queste ultime, infatti, non avranno più la solita cadenza settimanale, ma andranno effettuate ogni mese ed inoltre, andranno inviate all’amministrazione entro il quindicesimo giorno lavorativo posteriore alla scadenza del periodo di riferimento. Cambiano dunque molte delle scadenze relative ai corrispettivi relativi ai mesi di giugno e luglio: i dati del mese di giugno 2009 andranno trasmessi entro il quindicesimo giorno lavorativo del successivo mese di luglio, mentre i dati sulle operazioni effettuate fino al 31 maggio vanno presentati rispettando la vecchia programmazione.