Gettito imu invariato

Nonostante la sospensione dell’acconto Imu per tutti i proprietari di prime case, lo Stato si

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Il gettito della tassa di soggiorno a Bologna

 La tassa di soggiorno è stata accompagnata sin dalla sua nascita e per tutta la successiva scoperta da critiche e forti attriti: tra i comuni più o meno propensi a rimpinguare le loro casse e gli albergatori preoccupati di perdere qualche cliente e turista di troppo, è già giunta l’ora di fare qualche conto. È il caso di Bologna, in cui l’imposta in questione è stata fatta partire lo scorso 1° settembre, quasi due mesi fa per la precisione. Che bilancio si può fare di un periodo, pur se così breve? Il gettito che il municipio felsineo è riuscito a ottenere è stato pari a 337mila euro, ma si è soltanto all’inizio.

Sei anziano? A Pescara una tassa ad hoc

 Si parla tanto di pensioni minime, di anziani che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, di famiglie i cui risparmi vengono alienati dalla crisi crescente. Gli anziani, che spesso vediamo nei centri di ritrovo, nei circoli, a chiacchierare sull’ultima riforma finanziaria con il ciglio di chi di vita ne ha vissuta tanta o a giocare a carte se preferisce un momento di puro svago, d’ora in poi dovrò pagare cara la sua partita a tresette. Anche se sono solo 25 euro all’anno, come ha sottolineato l’assessore alle politiche sociali del Comune Guido Cerolini.

Australia: il governo rimodula tassa sui minerari

 Tasse in diminuzione per le compagnie minerarie australiane. Il governo infatti ha raggiunto un accordo con le più importanti imprese dell’industria mineraria per la tassa sui profitti, decidendo per un’imposta meno pesante. L’accordo ha stabilito l’applicazione di un’aliquota di circa il 30% rispetto al 40% inizialmente proposto ed è stata battezzata con il nome di Minerals Resource Rent Tax. Proposta dalla neoeletta premier Julia Gillard, sarà applicata all’estrazione del ferro e del carbone. La nuova Minerals Resource Rent Tax prevede quindi l’applicazinoe di un’aliquota del 30% sui profitti anziché del 40% come previsto dal precedente governo Rudd e dovrebbe comunque generare un extragettito di 1,5 miliardi di dollari. L’accordo ha soddisfatto entrambi le parti, con le società minerarie che pagheranno più tasse ma meno di quanto inizialmente stimato, mentre il governo si assicura comunque un gettito aggiuntivo. Tuttavia la tassa non ha soddisfatto tutte le società del settore per le quali la tassa mette comunque in pericolo il settore delle risorse in Australia e gli investimenti stranieri.

Tasse più odiate in Italia: la top ten 2010

 Qual è la tassa più odiata da parte dei contribuenti italiani? Ebbene, al riguardo la risposta ce la fornisce Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, che al riguardo ha condotto uno studio che ha portato alla definizione della lista delle prime dieci tasse più odiate nel 2010 dai contribuenti italiani. Nel dettaglio, la tassa più odiata in assoluto è la Tariffa di igiene ambientale (Tia) o tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu); trattasi di un primato che di certo non stupisce visto che, tra l’altro, ci sono milioni di famiglie italiane che, in forza di una sentenza dei mesi scorsi della Corte Costituzionale, ancora aspettano invano i rimborsi relativi all’imposta sul valore aggiunto (Iva) pagata nei scorsi anni in maniera illegittima. Al secondo posto tra le tasse più odiate c’è la tassa di possesso dell’auto, e poi a seguire sul gradino più basso del podio della classifica proprio l’imposta sul valore aggiunto (Iva).

Le dieci tasse più odiate dagli italiani

 Perché evadere le tasse? Perchè probabilmente si odiano e il fatto di dover lavorare e togliere parte del nostro duro lavoro per darlo allo Stato ci fa quasi piangere. Può essere una risposta, ma ricordiamo che pagare le tasse é un dovere e il gettito serve a pagare tutti quei servizi pubblici che, se non esistessero tasse, non sarebbero gratuiti (o comunque molto più dispendiosi), per esempio il servizio sanitario.

Ci sono però tasse più e meno odiate, secondo quanto emerge da un’indagine di Contribuenti.it – Associazione contribuenti italiani, che ha intervistato un campione casuale di cittadini maggiorenni residenti in Italia -, ecco la lista nera:

Le tasse crescono ma meno del passato

 Le tasse locali pesano meno sugli stipendi degli italiani. Per essere precisi: le tasse aumentano, ma meno che negli ultimi anni. Le entrate fiscali degli enti locali infatti, sono aumentate del 31%, passando dai 77,9 miliardi euro registrati nel 1998 ai 104,1 miliardi del 2008. Lo rileva uno studio della Cgia di Mestre:

Si tratta di una crescita significativa, ma comunque molto più contenuta di quanto avveniva negli anni scorsi quando l’aumento, rispetto al decennio precedente, toccava punte superiori al 100%.

L’aumento delle imposte locali – afferma il segretario della Cgia, Giuseppe Bertolussi – é frenato dalla stabilizzazione degli importi richiesti dagli enti locali ai loro cittadini e dall’abolizione dell’Ici sulla prima casa avvenuta lo scorso anno.