Tasse da primato ma servizi insoddisfacenti

I cittadini italiani pagano tasse modello Scandinavia ma ottengono in cambio servizi relativamente inferiori. L’Irap tassa le imprese ad alta intensità di lavoro con un carico fiscale complessivo che arriva a superare l’80%. I dati emergono da un’indagine Mediobanca 2010. E purtroppo a tasse alte non corrispondono altrettanto cospicui stipendi: il reddito degli italiani è tra i più bassi in Europa e insieme tra i più tassati. La metà dei contribuenti dichiara non oltre 15mila euro annui e circa due terzi non più di 20mila euro. I paperoni, ovvero coloro che dichiarano di guadagnare oltre 100 mila euro, sono solo lo 0,95%.

Confesercenti chiede abbassamento pressione fiscale che nel nostro Paese rappresenta una priorità. Ad affermarlo è stato Marco Venturi, il Presidente della Confesercenti, in concomitanza con la pubblicazione di un Rapporto, in collaborazione con l’Ispo, proprio sul fisco e sulla pressione fiscale che incombe sugli italiani. Secondo Marco Venturi è necessario che nel nostro Paese la pressione fiscale venga abbassata portandola all’interno dei confini europei visto che l’Italia é uno dei Paesi con la tassazione più alta.

Purtroppo però ad alti livelli di tassazione non corrisponde altrettanta alta qualità dei servizi. Tutti in Italia ci lamentiamo che i costi di beni e servizi siano tra i più cari d’Europa ma purtroppo non si può dire che anche la qualità sia soddisfacente. Gli italiani restano sostanzialmente poco soddisfatti dei servizi pubblici e privati in generale, il sentiment di rassegnazione di fronte al quadro generale è abbastanza alto, sottolineano le ultime indagini in merito.

L’incremento della tassazione è continuo ed è sostenuto da una complicazione normativa incredibile – sottolinea Stefano Traversa, commercialista – Il testo che ho in studio batte la Bibbia: 1200 pagine. Le norme, 12 anni fa, cambiavano ogni anno, poi ogni sei mesi, in quest’ultimo periodo, quasi ogni giorno escono aggiornamenti.
Oggi ci ritroviamo di fronte a meccanismi di riscossione estremamente aggressivi, ma la vita del contribuente resta complicata.