6,2 miliardi di tasse pagate dagli immigrati

E’ stato calcolato dalla Fondazione Leone Moressa che circa il 6,8 per cento dei contribuenti è nato all’estero e contribuisce al 4,1 per cento dell’ Irpef pagato complessivamente.
Rispetto al 2009, i contribuenti stranieri sono diminuiti di 1 punto percentuale mentre l’ammontare dell’imposta da loro pagata è aumentata del 4,3 per cento.

La maggioranza dei contribuenti stranieri vivono in Lombardia (21,1%), in Veneto (11,9%) e in Emilia Romagna (11,1%) mentre Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia sono le regioni che mostrano la maggiore incidenza: in entrambe le aree, su dieci soggetti che pagano le imposte sui redditi, 1 è straniero.

La Lombardia è quella che presenta il gettito più alto, seguita dal Lazio e dal Veneto, e sono sempre Friuli Venezia Giulia e  Trentino Alto Adige dove questa percentuale è più alta e arriva, rispettivamente, al 7,2 per cento e al 6,4 per cento.  L’imposta netta media pagata dai contribuenti stranieri nel 2010 è di 2.956 euro contro i 4.974 euro dei contribuenti nati in Italia, vale a dire 2 mila euro in meno.

Per quanto riguarda i contribuenti nati all’estero, coloro che pagano l’Irpef ammontano al 61,8 per cento contro il 75,5 per cento degli italiani, mettendo in luce che gli stranieri beneficiano più degli italiani di detrazioni fiscali a causa principalmente del basso importo dei loro redditi.

Il 18% di tutti i contribuenti nati all’estero proviene dalla Romania, seguiti dagli albanesi e dai marocchini. A livello di ammontare dell’importo, i rumeni sono seguiti da svizzeri, francesi e tedeschi, perché i contribuenti provenienti da questi ultimi paesi pagano a testa un’imposta nettamente superiore rispetto agli stranieri di altre provenienze.

L’apporto fiscale degli differisce però da quello degli italiani, soprattutto a causa dei bassi livelli di reddito. Questi, infatti, derivanti quasi esclusivamente da lavoro dipendente, comportano un esborso per gli stranieri di poco meno di 3.000 euro all’anno.