Coloro i quali hanno inviato già il 730 precompilato al momento in cui persistevano alcune delle principali anomalie nei dati precaricati o mancanti, come soprattutto i giorni necessari per il calcolo delle detrazioni da lavoro o da pensione, saranno avvisati dal Fisco.
Niente paura, dunque, per coloro i quali hanno involontariamente commesso errori nella dichiarazione. Appaiono meno problematici gli errori sulle deduzioni dei contributi per colf e badanti che sembrano incidere solo per pochi centesimi di euro. È quanto potrebbe prendere forma nei prossimi giorni, dopo che ieri si è svolto un primo incontro tra rappresentanti delle Entrate, Inps e Caf per individuare le correzioni ai modelli che presentavano maggiori criticità dovute ai dati che sono stati comunicati all’Agenzia.
Uno dei principali problemi concerne la presenza dei redditi senza però il numero dei giorni. Una questione rilevante perché incide sul conto delle imposte dovute al fisco in quanto non sono state calcolate le detrazioni da lavoro dipendente o pensione e potrebbe essere addirittura richiesta la restituzione del bonus Irpef eventualmente corrisposto. E, soprattutto, il contribuente rischia di finire a debito e di dover pagare imposte in realtà non dovute.
La questione riguarda soprattutto chi ha già inviato il modello senza andare a indicare il numero di giorni. Anche se al momento è difficile ritenere che si tratti di un numero cospicuo, si è posto comunque l’interrogativo su come avvisare i diretti interessati. La strada al momento più probabile sembra essere quella che l’agenzia delle Entrate si faccia carico di segnalare via mail ai contribuenti che la precompilata è stata trasmessa senza questa indicazione rilevante.
Il passaggio successivo è studiare la soluzione per consentire di correggere o rifare la scelta. Sul tavolo sono state avanzate tre possibili ipotesi. Consentire l’annullamento della dichiarazione inviata e poi una ripresentazione tramite un Caf o un intermediario abilitato. Riaprire completamente la precompilata e permettere al contribuente di reinviarla anche in autonomia. Comunicare al contribuente di scegliere la strada del 730 integrativo entro il 26 ottobre o di un modello Unico correttivo. Ognuna delle tre presenta vantaggi e svantaggi e comunque sulla possibilità di riapertura va studiata la fattibilità sul piano tecnico.