Il 730 precompilato dovrebbe essere a disposizione di quei contribuenti che rispettano entrambi due requisiti: sono stati titolari nel 2015 di redditi di lavoro dipendente o assimilati (ad esempio i collaboratori) o di pensione, per i quali il sostituto d’imposta abbia trasmesso regolarmente la Certificazione unica entro il 7 marzo scorso; per l’anno d’imposta 2014 hanno presentato il modello 730 o l’Unico.
Il precompilato è contemplato anche per chi ha presentato durante lo scorso anno il 730 e/o il modello Unico con i soli quadri RW (beni all’estero), RM o RT, mentre non è disponibile per chi ha presentato più dichiarazioni (correttive nei termini, integrative, ecc.) e per chi ha anche la partita Iva, sempre nel 2015, pur avendo redditi di lavoro dipendente o da pensione. Per accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia Entrate, e vedere il proprio modello precompilato, occorre munirsi di password e codice Pin rilasciati dall’Agenzia delle Entrate, che possono essere richiesti online, per telefono (numero verde 848.800.444) o presso un ufficio dell’Agenzia, direttamente o tramite un soggetto delegato. In alternativa. Per chi ha già il codice Pin dispositivo rilasciato dall’Inps è possibile accedere al 730 precompilato tramite il portale dell’Istituto, senza dover richiedere nuove credenziali all’Agenzia delle Entrate. In alternativa si può usare la Carta nazionale servizi.
Con l’accesso alla dichiarazione precompilata, il contribuente può visualizzare e controllare i dati già inseriti e verificare quelli che mancano o che sono non corretti.
Le possibili azioni sono le seguenti:
1) confermare in toto il modello precompilato; 2) modificare il 730. Questo comporta la correzione dei dati già inseriti perché errati o incompleti o l’integrazione con dati mancanti (ad esempio un nuovo reddito, oppure le spese per attività sportive dei figli o gli scontrini per i farmaci da banco). Una volta che il 730 è completo, vanno controllati il proprio indirizzo e i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il rimborso o le trattenute (va indicato quello attuale, se diverso da quello del 2015) e si può inserire la destinazione facoltativa dell’8 per mille e/o del 5 per mille e la nuova destinazione del 2 per mille a favore di un’associazione culturale iscritta in un apposito elenco istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Al termine, il modello 730 precompilato (invariato, modificato per correggere i dati già inseriti o integrato per aggiungere informazioni mancanti) può essere accettato e inviato via Internet o dal contribuente direttamente, oppure tramite un Caf o un professionista abilitato.