Le commissioni tributarie del nostro paese potranno beneficiare, a partire da quest’anno, di una fondamentale novità di supporto: si tratta, nello specifico, della creazione dell’albo dei consulenti tecnici, una innovazione che comincerà a produrre i propri effetti già da questo mese, anche se vi sarà tempo fino a settembre per chiarire quali sono i criteri e i requisiti precisi per far parte e iscriversi a tale elenco, un compito che è stato affidato al Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. Ovviamente, il nuovo albo non verrà lasciato crescere da solo, visto che gli ordini professionali direttamente interessati non faranno mancare la loro collaborazione e il loro sostegno: l’obiettivo principale, pertanto, sarà quello di garantire trasparenza ed efficienza per quel concerne l’assegnazione degli incarichi e delle varie attività da svolgere. L’albo affiancherà ogni commissione regionale presente nel nostro paese.
Inoltre, c’è da sottolineare come non vi siano sostanziali modifiche in relazione ai criteri che dovranno essere adottati per l’iscrizione all’albo, visto che si tratterà essenzialmente degli stessi previsti per l’iscrizione dei consulenti tecnici d’ufficio che svolgono la loro attività per i tribunali. Il mese di settembre citato in precedenza riguarda invece il regolamento che gli iscritti saranno tenuti a seguire in maniera scrupolosa e precisa; mancano comunque ancora due mesi per vedere effettivamente realizzato questo progetto da parte della giustizia che opera in ambito tributario. Quali passaggi obbligatori saranno relativi a tale albo?
I consulenti tecnici non saranno altri che quelli espressamente indicati all’interno del codice civile nell’apposita sezione; inoltre, non verrà consentito il passaggio in modo automatico dall’albo dei consulenti presso i tribunali a quelli che si occuperanno delle tematiche legate alle commissioni tributarie. Infine, l’ultimo elemento che occorre tenere a mente è che la richiesta di iscrizione a questo elenco è espressa e va indirizzata proprio alla commissione regionale che è competente per quel relativo territorio, dunque si prenderà come riferimento essenziale la residenza anagrafica.