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Positano, le Entrate scovano un parcheggio camuffato da officina

 Positano, la perla della Costiera Amalfitana, è stata di recente al centro di una importante indagine da parte dei funzionari delle Entrate di Salerno; tale accertamento ha portato a scoprire un ammontare davvero ingente di maggiori ricavi non dichiarati, il tutto grazie a un abile “camuffamento” di un parcheggio come officina per la riparazione dei veicoli. Il centro nevralgico della città campana è stato protagonista assoluto di questa vicenda, un fatto da non trascurare, visto che il volume di affari anomalo è stato pari a ben 145.000 euro, anche se poi si è riusciti nell’intento di arrivare all’adesione del contribuente. Che cosa è successo esattamente? La ditta oggetto dell’inchiesta fiscale prometteva delle riparazioni meccaniche agli autoveicoli, ma in realtà gli esercizi commerciali non si limitavano a questo, dato che erano ben attivi anche un distributore di carburante, un’officina per riparazioni minori, e addirittura i titolari si cimentavano con la distribuzione di generi alimentari e souvenir per i turisti.


La prevalenza, però, spettava all’autorimessa, un parcheggio a ore e funzionante tutto il giorno, ma i controlli maggiori si sono concentrati proprio in questo senso. La ricostruzione dell’amministrazione finanziaria è stata piuttosto lampante: anzitutto, è stata riscontrata l’esistenza di un parcheggio ad abbonamento, affiancato idealmente al servizio di autorimessa, dunque la sosta delle vetture in alta e bassa stagione ha posto in essere una giacenza media nel parcheggio per tutto l’anno. Gli accessi per il riscontro tributario sono stati numerosi e tale “insistenza” ha portato i frutti che ci si attendeva.

Enrico Sangermano, numero uno della Direzione Regionale delle Entrate campane, ha espresso tutto il suo apprezzamento per la riuscita di questa investigazione; a suo parere, infatti, l’adesione del contribuente rappresenta la chiara testimonianza dell’alta qualità dell’operato dei funzionari (il pagamento dei ricavi non accertati è già avvenuto), oltre che l’incisività dei controlli volti ad ottenere attività sempre più trasparenti e corrette.