Fisco e contribuenti: ecco i tentativi di truffa più comuni

Se qualcuno vi telefona a casa, o si presenta come venditore porta a porta di pubblicazioni dell’Agenzia delle Entrate, c’è da fare molta ma molta attenzione. Trattasi infatti di un tentativo di truffa bello e buono da segnalare non solo al più vicino ufficio del Fisco, ma anche alle Autorità competenti. Le pubblicazioni, in formato cartaceo, ritirabili presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, sono infatti gratuite, così come sono gratis e liberamente scaricabili online dal sito delle Entrate. Non esistono incaricati del Fisco che promuovono telefonicamente o con qualsiasi altro mezzo le pubblicazioni, ragion per cui, in accordo con quanto fa presente l’Agenzia delle Entrate della Regione Lombardia con un comunicato, è bene fare attenzione ai tentativi di truffa messi in atto da chi si spaccia per un finto funzionario del Fisco. Un altro espediente utilizzato per le truffe è quello dei rimborsi fiscali; in questo caso i truffatori inviano messaggi di posta elettronica invitando il contribuente ad inviare i propri dati personali e bancari al fine di ottenere un rimborso.

Anche in questo caso l’Agenzia delle Entrate non richiede mai via posta elettronica i dati sensibili del contribuente, e neanche quelli bancari. La gestione corretta dei rimborsi fiscali avviene infatti online, accedendo con le proprie credenziali all’area riservata, oppure recandosi di persona presso l’Ufficio delle Entrate al fine di compilare il relativo modulo.

Stessa musica, sempre via e-mail, quando si ricevono messaggi relativi ad accertamenti. Anche in questo caso il Fisco non chiede via posta elettronica verifiche della propria posizione fiscale visto che le comunicazioni, quelle vere, viaggiano in forma scritta attraverso lettera e/o raccomandata con ricevuta di ritorno presso l’indirizzo dove risiede il cittadino. Massima attenzione, inoltre, anche agli allegati presenti in queste e-mail truffa che non vanno mai aperti in quanto potenzialmente pericolosi ed in grado di danneggiare il proprio personal computer.