Con l’introduzione dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, i proprietari di immobili otterranno un alleggerimento del carico fiscale. A farlo presente è stata la CGIA di Mestre che, rilevando come siano poco più di 2,7 milioni le case che in Italia sono potenzialmente interessate al nuovo regime, attraverso il proprio Uffici Studi ha quantificato il risparmio fiscale ottenibile. Ebbene, l’Associazione degli artigiani mestrina ha rilevato come, in base alle prime stime, la riduzione del carico fiscale sarà sensibile e pari complessivamente a quasi un miliardo di euro di tasse che grazie al nuovo regime della cedolare secca i proprietari di immobili non pagheranno. La cedolare secca sugli affitti, lo ricordiamo, a valere sui proprietari privati di immobili che locano le unità ad uso residenziale, prevede l’applicazione di un’imposta unica al 20% anziché il classico regime che prevede l’inserimento del reddito nella dichiarazione dei redditi con l’applicazione conseguente degli scaglioni Irpef che sono decisamente più elevati proprio all’aumentare del reddito complessivo e/o di quello da locazione.
Secondo quanto dichiarato dal segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, il risparmio di imposta con la cedolare secca inizia a farsi significativo per coloro che, in qualità di persone fisiche, dichiarano un reddito sopra la quota dei 29 mila euro. Al di sopra di tale quota, infatti, si conseguono sgravi fiscali che partono da poco più di 700 euro per poi arrivare a quasi 2.200 euro annui per chi dichiara oltre i 75 mila euro.
L‘Ufficio Studi dell’Associazione degli artigiani, inoltre, da un lato ha rilevato come per i canoni di locazione sul mercato libero l’applicazione della cedolare secca porti ad un risparmio fiscale proporzionale e crescente in funzione del reddito dichiarato, e dall’altro ha constatato come, invece, con i contratti di locazione a canone concordato non sempre per il proprietario di immobili scatta con l’applicazione del nuovo regime la riduzione di imposta.
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