Il federalismo fiscale comincia a fare proseliti, almeno per quel che concerne il territorio lombardo: Letizia Moratti, sindaco di Milano, ha infatti espresso il suo desiderio di vedere applicato in tempi brevi il provvedimento tanto sognato dalla Lega, un desiderio che è dettato soprattutto da motivi finanziari. In effetti, volendo considerare esclusivamente l’Imu, la nuova tassa unica sugli immobili che ha sostituito l’Ici, il comune meneghino riuscirebbe a incassare in tal modo ben 169 milioni di euro in più, una vera e propria boccata di ossigeno per le proprie casse. La priorità milanese è dunque il federalismo, una volta attuato il quale si procederà con i programmi relativi al lavoro. L’intervista della Moratti è stata molto chiara in questo senso: le stime sono più che positive secondo il sindaco, ma il federalismo può rappresentare una sorta di incentivo benefico.
Tra l’altro, è molto intensa la collaborazione tra i vari partiti della maggioranza di governo nel capoluogo lombardo, al fine di implementare correttamente e celermente il programma. Di ripensamenti, revisioni e dilazioni nel tempo neanche a parlarne, infatti è molto forte la convinzione che con questa “scaletta” delle priorità Milano possa diventare una città vincente.
Un altro dei motivi che ha spinto la titolare di Piazza della Scala a premere per l’iniziativa politico-tributaria è di carattere prettamente economico; in tale ottica, infatti, il federalismo fiscale viene visto come la soluzione più idonea per legare la ricchezza che viene prodotta al territorio del comune. Rimangono comunque dei dubbi al riguardo, il principale è senza dubbio la ripartizione delle competenze e il reale gettito tributario che ne dovrebbe derivare, ma non si tratta di due preoccupazioni urgenti della Moratti, la quale è maggiormente interessata all’approvazione dei primi due decreti attuativi, vale a dire quello sull’Imposta Municipale Unica (l’Imu appunto) e quello sui costi standard che dovranno essere sostenuti in via definitiva.
Sono a favore del federalismo per chè da autonomia alle regioni e può maggiormente controllare il territorio .
I meridionali che lavorano a milano spesso vengono utilizzati a fare lavori piu umili utilizzando mezzi e strumenti scadenti cio comporta anche uno stato di mobbing e di esaurimento , sarebbe buono che ognuno trovassimo lavoro nella nostra terra . In metropolitana milanese il mobbig verso i meridionali e palpabile numeroso sono le vittime .