La tassa sui gradini, quella sull’ombra, ma anche quella sui ballatoi, la tassa sulle paludi e quella sulla raccolta dei funghi. Sono queste alcune delle tasse che fanno tribolare gli italiani e che la Confesercenti ha “riunito” in un Rapporto dal titolo “Balzelli D’Italia“. Nel documento viene descritto il “bestiario” delle tasse più assurde, curiose, ma anche antiche ed insopportabili. L’Associazione degli esercenti al riguardo ha voluto dimostrare come nel nostro Paese sia necessaria una riforma del Fisco urgente affinché vengano restituite all’Italia delle prospettive di crescita solide. Tra le altre imposte del “bestiario” c’è quella su caccia e pesca, sui cani, sul bestiame, ma anche “tasse patriottiche” come quella sul Tricolore. Questo dopo che a Desio l’Amministrazione comunale ha chiesto ad un albergatore, sebbene poi sia stata fatta marcia indietro, un tributo per l’esposizione della bandiera dell’Italia e dell’Unione Europea.
Nella categoria delle “tasse esoteriche” la Confesercenti inserisce quella sulla memoria che rappresenta un misterioso balzello su fatti immateriali; trattasi, nello specifico, del cosiddetto “equo compenso”; ma oltre alla tassa sulla memoria c’è anche quella sulla voce rappresentata dall’imposta sui telefoni cellulari pari a 5,16 euro per i privati possessori di dispositivi radiomobili, e 12,91 euro per l’utenza business.
Nella categoria delle “imposte spietate” la Confesercenti inserisce la tassa sulla disoccupazione, ovverosia quella pagata da un lavoratore a spasso quando deve partecipare ad un concorso pubblico. Il Fisco, inoltre, “insegue” il contribuente anche da morto con le “tasse macabre“: dall’imposta sui tumuli alla tassa sul feretro, e passando per, addirittura, l’imposta di bollo sulla dispersione delle ceneri. Ma c’è anche quella che la Confesercenti bolla come la “manomorta sui lumini“, consistente nel cosiddetto business dell’elettro-illuminazione votiva le cui tariffe sono stratosferiche in ragione del reale costo annuo. Ed in vista dell’approvazione del federalismo fiscale, Marco Venturi, Presidente della Confesercenti, ha colto l’occasione per affermare come “non ci stancheremo mai di dire che questo importante passo non deve diventare l’occasione per mettere le mani nelle tasche degli italiani“.