Anche il modello Unico Sc 2011, quello per le Società di Capitali, sbarca ufficialmente online nella sua versione definitiva. A darne notizia nella giornata di ieri, giovedì 3 febbraio 2011, è stata l’Agenzia delle Entrate nel precisare come sul sito www.agenziaentrate.gov.it il modello fiscale sia visionabile e scaricabile assieme alle relative istruzioni. Rispetto allo scorso anno anche il modello Unico Sc 2011 presenta alcune novità che, tra l’altro, rendono la sua compilazione più facile da parte delle società di capitali, degli enti commerciali e dei soggetti equiparati. Per quel che riguarda le novità dei quadri di dichiarazione, quello “RG”, presente lo scorso anno, e relativo ai fondi d’investimento immobiliare chiusi, scompare anche a seguito del fatto che una parte dei dati rischiesti è stata trasferita nel quadro RO.
Per altri quadri, inoltre, si registra la perdita di alcune sezioni, a partire dalla prima sezione del quadro RO, ad una nuova formula per il quadro RQ, ed alla sezione del quadro RS che lo scorso anno era riservata ai bilanci redatti secondo i criteri dettati dal Codice Civile. Nel complesso il modello Unico Sc 2011 è “al passo coi tempi”, ovverosia aggiornato rispetto allo scorso anno con le ultime novità legislative che spaziano dal cosiddetto “bonus campionari” al nuovo prospetto sul transfer pricing e passando per le altre novità nei quadri sopra descritti.
Riguardo a chi deve compilare il modello Unico Sc 2011, l’Agenzia delle Entrate con un comunicato emesso nella giornata di ieri ha ricordato come questo spetti, come sopra detto, alle società di capitali, enti commerciali e soggetti equiparati, ovverosia le società per azioni ed in accomandita per azioni, quelle a responsabilità limitata, gli enti pubblici e quelli privati, le cooperative, e quei trust aventi come oggetto principale o esclusivo l’esercizio di attività di natura commerciale. In più sono interessate alla presentazione del modello anche quegli enti commerciali, trust e società che, pur non essendo residenti sul territorio dello Stato italiano, mantengono nell’esercizio dell’attività una stabile organizzazione nel nostro Paese.