A valere sull’anno 2009, sono stati pubblicati, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, gli elenchi definiti relativi ai beneficiari della misura del cinque per mille dell’Irpef in base alle scelte che sono state espresse dai contribuenti. A darne notizia in data odierna, lunedì 28 febbraio 2011, è stata proprio l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel precisare al riguardo come complessivamente gli importi oggetto della distribuzione ammontino a 420 milioni di euro; pur tuttavia, i fondi ripartiti ammontano a 412 milioni di euro, mentre i rimanenti otto milioni di euro non risultano essere oggetto di assegnazione, e quindi di ripartizione, in quanto legati a scelte verso enti che sono stati esclusi dal beneficio o per errori inerenti la procedura di iscrizione agli elenchi, oppure per la mancanza dei requisiti. Nel passaggio dal cinque per mille 2008 a quello del 2009, l‘Agenzia delle Entrate ha rilevato un aumento pari a quasi un milione di contribuenti che hanno espresso la scelta per la destinazione della quota dell’Irpef, così come sono aumentati di 14,8 milioni di euro nel 2009, rispetto al 2008, i fondi ripartiti.
Per quel che riguarda i soggetti esclusi dagli elenchi definitivi, l’Agenzia delle Entrate con un comunicato emesso in data odierna ha messo in risalto la diminuzione anno su anno degli enti del volontariato esclusi, che passano da 7.227 a 3.493 a fronte di 1.690 associazioni sportive escluse e 27 enti della ricerca scientifica che allo stesso modo non sono stati ammessi alla ripartizione dei fondi per il cinque per mille 2009.
Per i pagamenti, grazie ad uno specifico accordo tra l’Agenzia delle Entrate ed il Ministero del Lavoro, gli enti del volontariato possono far leva su una “corsia preferenziale” data dall’accredito diretto delle somme spettanti direttamente attraverso l’Iban, ovverosia su conto corrente bancario. Ragion per cui gli enti del volontariato beneficiari che non avessero ancora comunicato l’Iban possono farlo attraverso i servizi telematici del Fisco oppure recandosi presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate.