E’ stato siglato giovedì scorso, 14 aprile 2011, nella Regione Calabria, un accordo anti-evasione tra il Comune di Cetraro e l’Agenzia delle Entrate nell’ambito di quella collaborazione che porta gli Enti Locali ad incassare il 33% delle maggiori somme riscosse dell’Erario a titolo definitivo in base alle cosiddette segnalazioni qualificate. Anche quella tra il Fisco e il Comune di Cetraro, in Provincia di Cosenza, è una collaborazione che si basa sullo scambio strutturato di informazioni che poi porta all’acquisizione da parte dell’Agenzia delle Entrate delle segnalazioni qualificate che, a loro volta, possono portare all’avvio di accertamenti. I settori interessati, nello specifico, sono quelli inerenti le professioni, il commercio, il territorio e l’urbanistica, ma anche il patrimonio immobiliare, la proprietà edilizia, le residenze fittizie all’estero, nonché situazioni caratterizzate da una elevata capacità contributiva a fronte invece di redditi ufficialmente dichiarati al Fisco largamente inferiori al tenore di vita del contribuente stimato anche in funzione dei servizi fruiti e dei beni posseduti.
Nel dettaglio, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Calabria, il Comune di Cetraro si impegna a segnalare, proprio attraverso le segnalazioni qualificate, i fenomeni evasivi legati al mancato pagamento delle imposte, economia sommersa, soggetti che trasferiscono la propria residenza in Paesi esteri a fiscalità privilegiata e, tra l’altro, anche segnalazioni su fabbricati e sulle plusvalenze da cessione di immobili.
Al fine di rendere le segnalazioni qualificate in grado di far emergere i fenomeni evasivi, con il conseguente recupero delle maggiori imposte non dichiarate, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dell’Ente locale le dichiarazioni di successione, i contratti di locazione degli immobili, ma anche i contratti disponibili relativi alle utenze di gas, luce ed acqua presenti nel database dell’Anagrafe Tributaria. Nel pieno rispetto della normativa vigente sulla protezione dei dati personali, e quindi con i necessari standard di sicurezza, lo scambio informativo tra il Fisco ed il Comune avviene via Web.