Modello Unico 2009: come pagare le tasse con la compensazione

In vista della compilazione del modello Unico 2009, che porterà alla determinazione delle imposte da pagare, anche in funzione degli studi di settore per chi rientra nei relativi settori economici, i contribuenti come ogni anno avranno la possibilità di usufruire, ai fini del pagamento delle tasse, dell’importante istituto della compensazione. Tutti coloro che infatti vantano dei crediti fiscali, ai fini del pagamento di imposte e contributi, con il modello F24, potranno avvalersi del meccanismo della compensazione; l’istituto, tra l’altro, è applicabile da tutti i contribuenti, anche quelli che non sono titolari di partita IVA, con la conseguenza che si possono portare in compensazione crediti e debiti che il contribuente vanta nei confronti non solo dello Stato, ma anche dei Comuni, delle Regioni,  dell’INPS, INAIL, ENPALS e Camere di Commercio.

Due sono, nello specifico, i meccanismi attraverso i quali ci si può avvalere della compensazione: si possono sfruttare i crediti compensandoli con i debiti riguardanti lo stesso tipo di imposta.  Questo significa, ad esempio, che un contribuente che vanta un credito IRPEF riferito ad esercizi precedenti lo può portare in compensazione sull’IRPEF che dovrà essere pagata quest’anno. Oppure la compensazione può avvenire tra debiti diversi: ad esempio, un contribuente può utilizzare un credito IRES per pagare i contributi previdenziali.

I debiti che possono essere portati in compensazione con i crediti sono quindi di tanti tipi, e spaziano dall’ICI all’IRAP, all’IVA, passando per le imposte sui redditi, ovverosia IRES e IRPEF, le ritenute effettuate alla fonte, le addizionali comunali e regionali ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, i contributi, sia previdenziali, sia assistenziali, ed i premi ai fini INAIL, ovverosia quelli contro le malattie professionali e gli infortuni; ma anche gli interessi che sono dovuti all’Erario quando per le tasse si opta per il pagamento a rate.