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Aliquote Irpef da 5 a 3, chi ci guadagna

 Con la riduzione delle aliquote Irpef da 5 a 3, chi ci guadagna? Ebbene, la risposta in tal senso ci giunge dalla Cgia di Mestre che, in base alle elaborazioni effettuate, ha messo in evidenza come ci saranno vantaggi tangibili, ovverosia risparmi fiscali, solo per appena il 4% del contribuenti. Il passaggio, quindi, al 20-30-40% come prima, seconda e terza aliquota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) rischia di non creare quella scossa tale da lasciare qualche soldo in tasca in più agli italiani. In particolare, basandosi sulle ipotesi circolate in questi ultimi giorni in merito ai nuovi scaglioni dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), l’Associazione degli artigiani mestrina ha rilevato come i contribuenti inizieranno a guadagnare, ovverosia a pagare meno tasse, solo in corrispondenza di un reddito pari almeno a 55 mila euro annui. Insomma, trattasi di un livello di reddito annuo che milioni di italiani nel nostro Paese neanche si sognano.

Nel dettaglio, per i redditi tra i 55 mila euro ed i 75 mila euro si risparmiano in media poco più di 2 mila euro, mentre sopra i 75 mila euro, per appena 1,9% dei contribuenti, il risparmio fiscale è pari a quasi 4 mila euro. A conti fatti, in base alle previsioni e stime della Cgia di Mestre, i veri beneficiari di questa revisione delle aliquote sono i più ricchi, parlamentari compresi!

La CGIA di Mestre, pur attendendosi probabili misure di aggiustamento, ha comunque rilevato come invece il risparmio fiscale per i redditi bassi valga quanto una o due spese settimanali al supermercato. Nel dettaglio, per i redditi tra 0 e 15 mila euro il risparmio fiscale annuo, ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, è mediamente pari ad appena 114 euro; si sale a 368 euro tra i 15 mila ed i 28 mila euro, e non si va oltre una media di 417 euro per i redditi tra 28 mila e 55 mila euro.