Con la manovra triennale di correzione dei conti pubblici varata per Decreto dall’attuale Governo di centrodestra, rischia di far “chiudere” i Comuni. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione dura di molti Sindaci di Comuni italiani a seguito dei contenuti di una manovra che, tra l’altro, a detta di molti rischia di far “saltare” anche il federalismo fiscale. “Le mosse del governo ci impediscono letteralmente di vivere“, ha dichiarato in data odierna, mercoledì 6 luglio del 2011, Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno, nonché coordinatore delle Anci regionali. Per il primo cittadino di Livorno, non a caso, la manovra triennale di correzione dei conti pubblici, oltre ad avere l’effetto di deprimere la crescita del nostro Paese, “mette una pietra tombale sul federalismo“.
La posizione è netta, e tutt’altro che tenera, anche da parte di Michele Emiliano, il sindaco di Bari, che riguardo alla manovra triennale ed ai suoi contenuti parla senza mezzi termini di un vero e proprio “atto di panico del governo“. Questo perché secondo il primo cittadino di Bari il Governo ha deciso di “risolvere i problemi contabili dello Stato esclusivamente sulle spalle dei Comuni“; ed allo stesso modo ritiene che di questo passo l’applicazione della riforma dello Stato in senso federalista sia in serio pericolo.
Sulla manovra, inoltre, non sono chiaramente tenere le opposizioni, a partire dal Partito Democratico che ha più volte ribadito come la manovra approntata dal Governo di centrodestra rischi di mandarci dritti dritti in recessione. In merito Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Partito Democratico, non a caso ha affermato che “il governo, ed in particolare il ministro Tremonti, non sono stati in grado di definire le misure coerenti con gli impegni assunti nei documenti di finanza pubblica e con Bruxelles“. Intanto c’è grande attesa, nei prossimi giorni, sull’incontro che il Governo avrà con le parti sociali al fine di illustrare una manovra che porterà comunque il Paese a dover fare nuovi sacrifici.
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