Italia-San Marino, l’intesa fiscale è vicina

Italia e San Marino non hanno vissuto un rapporto molto disteso negli ultimi tempi, soprattutto se si considera il problema della trasparenza fiscale: ora, invece, il dialogo sembra finalmente decollato, così confermato con grande ottimismo da Franco Frattini, ministro degli Esteri. Lo stesso discorso non si può fare, invece, per la Svizzera, dato che per ottenere una collaborazione simile si dovrà attendere ancora del tempo. Che cosa è successo di preciso? Il nostro paese e la piccola Repubblica del Titano sono in procinto di siglare un fondamentale accordo relativo all’ambito tributario, un’intesa che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi autunnali e che prevede una sinergia sempre più marcata tra le due polizie, in modo da scongiurare il problema più annoso da questo punto di vista, vale a dire quello delle doppie imposizioni.

Si tratta, quindi, di una firma molto attesa, ma che poteva essere pronosticata già da tempo. In effetti, il piccolo stato, noto anche per le ambigue attività finanziarie che l’hanno fatto considerare un vero e proprio centro offshore, sta adottando dei provvedimenti legislativi volti a sfatare questo “mito”. In particolare, sono stati siglati diversi protocolli con altri paesi e giurisdizioni della lista nera dell’Ocse, ma ora si prospetta un ancor più fondamentale scambio di informazioni con l’Italia.

Per quel che concerne il segreto bancario, al contrario, San Marino rimane ferma sulle proprie condizioni, vale a dire quelle di mantenere tale misura fino al 2015, per poi eliminarlo del tutto, come concordato con l’Ue. È comunque presto per cantare definitivamente vittoria, ma la strada intrapresa è quella giusta. Qualche attrito in più, come già sottolineato, rimane con la Confederazione svizzera. In questo caso, infatti, c’è una forte diversità di vedute in merito alla ritenuta da applicare al risparmio, mentre lo scambio di informazioni che per il momento è stato discusso prevede soltanto casi limitati di collaborazione.