Non è raro pensare che i principali casi di evasione fiscale del nostro paese si verifichino nelle aziende gestite da titolari extracomunitari, soprattutto quelli di nazionalità cinese: è per questo motivo che l’assessorato alla sicurezza del Comune di Prato, tradizionale approdo di molte persone provenienti dall’ex Impero Celeste, ha lanciato una proposta tributaria volta a contrastare questa piaga. Di cosa si tratta esattamente? Aldo Milone, l’assessore in questione, intende dar vita a una sorta di deposito cauzionale che dovrà essere pagato appunto da questi imprenditori che hanno intenzione di aprire una partita Iva nel nostro paese. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che l’azione viene ritenuta urgente e che anzi potrebbe assumere i contorni di una proposta di legge di carattere più ampio, vale a dire nazionale.
È proprio per questo motivo che il comune toscano sarà presente a Roma nel corso della giornata di domani, in modo da discutere anche di questo argomento fiscale con Alfredo Mantovano, il quale ricopre questo incarico per quel che concerne le materie relative all’immigrazione e all’asilo. Si procederà a istituire una norma precisa da questo punto di vista? L’auspicio di Prato è quello di ripetere ciò è che già stato sperimentato con ampio successo in territorio canadese, visto che in questa nazione gli extracomunitari sono praticamente costretti a versare un rimborso eventuale subito dopo la prima dichiarazione dei redditi.
Lo stesso Milone, comunque, ha corroborato la propria proposta con le ultime stime concernenti l’evasione fiscale dei cittadini che giungono dall’estremo oriente e aprono un esercizio commerciale nel comune pratese; nello specifico, su 189 imprese totali, ben 131 hanno fatto registrare delle irregolarità piuttosto gravi, in particolare abusi edilizi e violazioni del codice penale, ragioni per le quali sono state necessari i sequestri degli immobili coinvolti. Tra l’altro, vi sono stati anche sequestri di macchinari, operazioni che hanno consentito al comune di incassare per il momento oltre 232mila euro.
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