Il decreto legge appena ufficializzato dal presidente della Repubblica, tra le varie manovre correttive, prevede uno sconto IRAP per le imprese che assumono a tempo indeterminato. Questo tipo di contratto é diventato ormai quasi un miraggio sempre più difficile da concretizzare, a causa dell’esistenza di vari tipi di collaborazione che, spesso non in maniera del tutto legittima, lo sostituiscono a oltranza. Questo nuovo bonus potrebbe, forse, incentivare le imprese ad assumere finalmente a tempo indeterminato, giovani e donne. Vediamo i dettagli tecnici del nuovo bonus.
Il decreto stabilisce uno sconto Irap di 10.600 euro per le imprese che assumono giovani con meno di 35 anni e le donne. Il Sud godrà di un maggiore incentivo, il bonus sale a 15.200 euro per le imprese del Mezzogiorno. Occorre sottolineare che il bonus IRAP non sarà dedicato esclusivamente ai nuovi assunti, le imprese beneficeranno di questo incentivo anche se assumeranno a tempo indeterminato dei lavoratori già operanti nell’azienda, l’unico requisito é appunto che il dipendente non abbia superato i 35 anni oppure sia donna.
Il bonus Irap ha sorpreso perfino Confindustria che aveva ipotizzato un bonus esclusivo per i neo assunti. Il provvedimento sarà valido già dal 2012 e potrebbe rivelarsi un incentivo per le aziende che hanno intenzione di espandersi oppure di regolarizzare la posizione di alcuni dipendenti che fino a questo momento hanno prestato il loro servizio con contratti precari o a progetto.
Le caratteristiche di questo tipo di contratto (a progetto) sono l’autonomia del lavoratore, che agisce coordinandosi con il committente e l’irrilevanza del tempo impiegato per l’esecuzione della prestazione. Non di rado però é stato rilevato dalle autorità che questi contratti hanno fraudolentemente sostituito un vero e proprio rapporto di subordinazione: da una parte la difficoltà dell’impresa nel poter assumere il dipendente e dall’altra lo scontento del lavoratore, che non vede sicurezza nel tempo del proprio lavoro. Questa nuova norma dovrebbe incentivare le assunzioni, vedremo se lo sconto di 10 e 15 mila euro sarà sufficiente.
e i maschi di oltre 35 anni una volta che perdono il lavoro devono stringersi un laccio al collo?
In effetti, si tratta del solito problema che si presenta quando si fissano limiti così rigidi di età…