Chi ha un conto corrente con una giacenza inferiore a 5000 euro se ne accorgerà presto: ogni 3 mesi tra le operazioni a debito trovava l'”antipatica” somma di 8,55 euro, che all’anno in totale raggiunge 34,2 euro. Tasse allo stato, questo rappresentava la famosa imposta di bollo che erano tenuti a pagare tutti i correntisti: il nuovo governo però, tra le varie tasse, ha trovato spazio anche per qualche esenzione. Sono esenti dal pagamento dell’imposta di bollo, tutti i conti correnti con meno di 5000 euro, per gli altri la tassa rimane invariata.
L’imposta che attualmente tutti paghiamo, continuerà a valere per tutti coloro che vantano una somma più ingente presso l’istituto di intermediazione. A parte le giacenze inferiori a 5000 euro, l’imposta peserà su conti correnti bancari, postali e libretti di risparmio, allo stesso modo attuale. Aumenterà, invece, fino a 100 euro il bollo per i conti correnti delle imprese e delle persone giuridiche, che quindi saranno l’altro piatto della bilancia: il gettito andava comunque recuperato e il governo ha ritenuto più adeguato rivolgersi alle imprese.
La manovra ricordiamo ancora, sempre in merito ai conti correnti, impone ai cittadini un limite per le transazioni in contanti fissato a 1000 euro, questo significa che per pagamenti superiori a questa somma si dovrà necessariamente procedere con l’ausilio di bancomat, carte di credito, niente contante. Il premier ha sottolineato di aver eliminato l’imposta di bollo proprio per questo: dato che aumenterà l’utilizzo dei conti, per questi ultimi si é cercato di ridurre al minimo le spese. Ultimamente si era parlato addirittura di un prelievo forzoso sui conti correnti dei risparmiatori, ma l’ipotesi é stata assolutamente scartata, almeno per ora.
Io credo che il prelievo forzoso non si farà proprio perché se n’è già parlato. Amato nel 1992 lo fece nella maniera più efficace ovvero senza preavviso – ha detto Mario Comana, professore ordinario di economia degli intermediari finanziari alla Luiss Guido Carli -. Sarebbe una ‘sciocchezza’ colossale.
Ho aperto un conto corrente presso la Deutsche Bank ,per poter avere accreditato lo stipendio.Non percepisco interessi, non ho nemmeno la meta di cinqemila EURI, e mi viene sottratta la somma di ottoecinqantacinqe EURI ogni trimestre. A chi posso rivolgermi per qesta ingiustizia? (E pensare che credevo che bastasse un nome TDESCO per avere delle garanzie, invece basta toccare il territorio ITALIANO e spariscono tutte le promesse e le garanzie ,cioé diritti e doveri).Distinti saluti.