L’Emilia Romagna si appresta a diventare una delle regioni del nostro paese con il maggior impegno per quel che concerne la lotta all’evasione fiscale, un tema che sembra stare molto a cuore al governo Monti (i nuovi studi di settore e le norme sui libretti al portatore lo stanno a testimoniare): in effetti, le adesioni dei vari comuni di questo territorio stanno crescendo a vista d’occhio, tanto che ormai il totale è giunto fino a 258, un numero davvero importante. Nello specifico, le ultime prese di posizione di questo tipo sono state quelle di Monzuno e Sant’Agata Bolognese (entrambi facenti parte della provincia di Bologna), Borgo Val di Taro Polesine Parmense e Salsomaggiore Terme (in questi due casi si tratta della provincia di Parma), Castellarano e Guastalla (Reggio Emilia) e Bellaria Igea Marina (Rimini).
Si tratta del protocollo d’intesa che è stato sottoscritto dalla Direzione Regionale emiliano-romagnola della nostra amministrazione finanziaria e dall’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), una modalità che si spera possa essere di successo per stanare gli evasori. Il fatto che i comuni in questione siano così tanti può essere ulteriormente sottolineato dal fatto che gli enti di questa zona rappresentano ben il 74% del totale della regione. L’impegno che viene garantito consiste, in particolare, nell’invio di segnalazioni accertate e qualificate e nella collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.
D’altronde, si sta parlando della quasi totalità della popolazione che è residente in Emilia (il 93% per la precisione), quindi non ci si possono che attendere dei risultati abbastanza incoraggianti da questo punto di vista. La provincia di Bologna domina inevitabilmente la classifica dei comuni più presenti per quel che concerne il protocollo (ben quarantasette amministrazioni su sessanta totali); al secondo posto figura Parma (26 su 47), mentre la terza piazza spetta a Reggio Emilia con i suoi tredici comuni su ventisette attivi nella lotta all’evasione fiscale.
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