Inflazione raddoppiata l’anno scorso: i prezzi continueranno a salire anche per questo 2012. I dati dell’Istat sottolineano che l’inflazione nel 2010 ha raggiunto il 2,8%, quasi il doppio rispetto all’1,5% dell’anno prima e per quest’anno i prezzi lieviteranno ancora a causa di tasse, rincari, a partire da bollette, pedaggi e benzina. Codacons ha previsto una stangata da 1.059 euro a famiglia. Il caro carburanti inoltre mette in allarme anche le associazioni degli agricoltori relativamente ai prezzi dei loro prodotti, conseguentemente il caro benzina si rifletterà sui prezzi del cibo, costringendo una famiglia su tre a tagliare i propri consumi. Bollette, tasse, canone tv, pensioni che non salgono, contributi previdenziali, accise benzina: ecco quali sono le spese che contribuiranno ad alleggerire le tasche degli italiani.
Iva: passerà dal 21% al 23% dal primo settembre 2012, ma la misura entrerà in vigore solo se sarà necessario per coprire la delega fiscale del governo precedente.
Imu: la vecchia Ici torna travestita da Imu. L’aliquota, che può variare tra lo 0,2 e lo 0,6%, è a discrezione dei Comuni. Ricordiamo però che é prevista una detrazione: si possono detrarre 200 euro ed anche 50 euro per ogni figlio con meno di 26 anni.
Imposta di bollo: in questo senso c’è qualche risparmio per chi ha meno denaro in giacenza. È stata eliminata l’imposta di bollo di 34,20 euro sui conti correnti con giacenza media annua inferiore a 5.000 euro, mentre per quanto riguarda le imprese l’imposta salirà da 73,8 a 100 euro, con un rincaro quindi di 26,2 euro.
Canone RAI: la quota da versare segue l’aumentata inflazione e raggiunge i 112,00 euro.
Pensioni adeguamento inflazione: al contrario del canone RAI, la manovra finanziaria sancisce che dal primo gennaio del 2012 venga bloccata l’indicizzazione della pensione a quanti percepiscono un assegno superiore a 1.405 euro mensili lorde.
Benzina: aumenti che le tasche dei consumatori percepiscono già da alcune settimane, l’aumento é stato sentito maggiormente nelle regioni del Sud e in quelle zone dove sono state applicate le addizionali regionali.
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