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In aumento le aziende fallite e in perdita

 È un quadro allarmante quello che emerge dalle statistiche sulle dichiarazioni Ires e Irap pubblicate dal dipartimento delle Finanze del Tesoro: il numero delle società che hanno presentato la dichiarazione dei redditi per l’anno 2009 segnalando di essere in fallimento è cresciuto del 61,67%, mentre quelle estinte nel corso dell’anno fiscale sono aumentate del 52,1%. Colpa della crisi economica, delle tasse che imperversano che arrivano a soffocare le aziende. La crisi economica, come sottolinea il documento, può spiegare questa situazione negativa che anche quando non porta a un fallimento della società, la colpisce sul fronte utili. Dal documento si evince infatti che la quota di società in utile é calata di oltre due punti percentuali (ora al 57,9%).

Diminuiscono anche i contribuenti soggetti agli studi di settore (la riduzione é dello 0,7%), sono in molti gli imprenditori che decidono di aderire al regime dei contribuenti minimi (passati da circa 507mila del 2008 a circa 627mila del 2009, con un aumento quindi del 24%). Il regime dei minimi é infatti conveniente per chi non raggiunge dei ricavi elevati (non supera i 30.000 euro all’anno), permettendo di applicare una imposta superscontata del 5%.  I principali comparti fanno registrare tutti percentuali negative: diminuiscono i contribuenti del settore manifatture -1,4%; servizi -0,4%; professionisti -0,8%; commercio -0,9%.

A pesare sul nostro Paese anche il declassamento del rating dell’Italia decretato da Standard & Poor’s, per la quale  ha pesato il rilevante rapporto del debito / PIL e le difficoltà persistenti del suo rifinanziamento. Secondo una delle maggiori agenzie di rating non ci sono buone prospettive in merito alla crescita economica e il PIL sarà negativo per quest’anno. Al momento non ci sono segnali di ripresa, nessuna significativa inversione di tendenza. Si attendono quindi le ultime mosse del governo Monti, il quale é al lavoro sulla manovra chiamata “Cresci Italia”, annunciata nel corso della conferenza stampa di fine d’anno e che dovrebbe dare una spinta positiva al nostro Paese.