Chi ha un mutuo e paga quindi gli interessi, nella compilazione del modello 730 o modello unico può indicare la detrazione per oneri sostenuti a titolo di interessi passivi sul mutuo relativamente all’abitazione principale: gli interessi danno diritto ad una detrazione del 19% sul costo sostenuto e devono essere indicati nel quadro RE della dichiarazione dei redditi, precisamente righi da E7 a E11, per il pagamento delle imposte. Se andiamo a compilare il Modello Univo, questa dichiarazione riguarda il quadro RP, ma la cella è la stessa. Ma non solo gl interessi sono detraibili: a questi si possono sommare anche gli oneri accessori connessi alla stipula del mutuo con la banca oppure altri oneri a titolo di variazioni del cambio di valuta, commissioni bancarie, imposta di iscrizione o cancellazione di ipoteca. E non finisce qui: possiamo detrarre anche la provvigione per lo scarto rateizzato e le spese notarili sostenute per istruzione la pratica di mutuo.
Sicuramente sono in molti gli italiani che avranno da detrarre gli interessi passivi sui mutui, anche perchè la maggior parte delle persone fisiche acquista una casa proprio accendendo un mutuo. Come sappiamo i mutui hanno una durata di qualche anno o addirittura di 30 o 40 anni. Una spesa che quindi si deve sopportare per tutta la vita e che, assieme alle spese mediche, rappresenta la voce più consistente nella dichiarazione dei redditi della famiglia media italiana.
Certo con la dichiarazione dei redditi non si può risparmiare moltissimo, ma é comunque auspicabile per recuperare qualche spesa, per detrarre gli interessi passivi dei mutui ipotecari dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Ricordiamo che qualora l’ammontare del mutuo contratto per l’acquisto della casa sia di importo superiore al valore dell’immobile indicato nel rogito notarile di compravendita, la detrazione IRPEF spetta solo per la parte di mutuo corrispondente al valore dichiarato nell’atto notarile.