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Le novità sull’eco-bonus edilizio del 55%

 Le tematiche ambientali sono sempre di grandi attualità e anche il nostro paese non è da meno: l’ultimo riferimento importante in questo senso è offerto senza dubbio dall’approvazione di una risoluzione relativa al credito d’imposta per tutte quelle misure che sono volte a favorire e agevolare l’efficienza e il risparmio energetico in ambito edilizio. L’aliquota in questione, quella del cosiddetto “eco-bonus”, ammonta al 55% come è noto ormai da tempo. Questa specifica approvazione è stata resa possibile grazie al voto unanime da parte della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, una decisione senz’altro importante.

In effetti, il via libera in questione viene letto da molti come il segnale positivo e inequivocabile che l’economia green può avere la meglio, una indicazione di cui il governo Monti non può non tenere conto. Di cosa si tratta nello specifico? In pratica, l’intero sistema prevede una agevolazione sotto il profilo tributario per una quota del 55% dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef), un provvedimento che finora è stato ben accolto dai contribuenti. I dati d’altronde parlano chiaro: gli interventi che sono stati realizzati ammontano a 1,4 milioni di unità, mentre i miliardi di euro totali del relativo investimento sono pari a diciassette miliardi di euro, una cifra non certo indifferente. La platea coinvolta, inoltre, ricomprende soprattutto soggetti come le piccole e medie imprese che sono attive nel settore edilizio (oltre che nell’indotto), con una promettente attivazione annua di ben cinquantamila nuovi posti di lavoro.

Le aziende sono in regola con il Fisco e inoltre si rispetta pienamente la sostenibilità ambientale: di conseguenza, l’edilizia non può che essere qualitativamente superiore, grazie in particolare all’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica. Quello che viene richiesto da più parti, infine, è un potenziamento di tali politiche e una maggiore stabilità del credito d’imposta: l’intenzione è quella di ampliarlo anche agli interventi che sono effettuati per rendere antisismici gli edifici stessi.