I contributi previdenziali INPS degli artigiani sono calcolati sulla somma dei redditi dell’azienda dichiarati ai fini IRPEF. Come sappiamo gli imprenditori sono tenuti a compilare il modello UNICO di dichiarazione dei redditi, in sostituzione del modello 730 perchè appunto percepiscono redditi d’impresa, redditi di lavoro autonomo (con partita IVA), redditi “diversi”. I contributi sono dovuti non solo sul reddito dell’attività per la quale é necessaria l’iscrizione all’INPS ma anche su tutti gli altri eventuali redditi di impresa conseguiti dall’imprenditore durante l’anno.
C’è da considerare poi che nel caso in cui l’artigiano abbia una partecipazione in Società a responsabilità limitata, occorre sommare anche la parte del reddito d’impresa dichiarato dalla S.r.l. ai fini fiscali ed attribuibile al socio in proporzione alla sua partecipazione agli utili. Come devono essere considerati i redditi imponibili per gli artigiani ai fini del calcolo dei contributi previdenziali da versare all’Inps? Ma soprattutto come comportarsi nel caso in cui l’artigiano sia in passivo o comunque abbia realizzato delle perdite? In particolare possono essere portate in deduzione le eventuali perdite?
L’INPS chiarisce che i contributi sono calcolati sulla totalità dei redditi d’impresa dichiarati ai fini IRPEF e il totale di tali redditi deve essere al netto delle perdite dei periodi d’imposta precedenti scomputate dal reddito dell’anno. La rateizzazione dei contributi INPS infine può avere ad oggetto esclusivamente i contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale imponibile, per cui non sono previste rateizzazioni dei contributi dovuti sul minimale.