La pressione fiscale italiana ha il suo culmine con la reintroduzione dell’ICI, che ora si chiama IMU. Siamo ormai prossimi al pagamento della prima rata dell’odiata tassa e tra la confusione generale rispetto le aliquote e le pertinenze spunta fuori un nuovo decreto che propone l’esenzione dell’IMU sulla prima casa.
Secondo una prima proposta emersa nella giornata di ieri sembrerebbe che si voglia eliminare l’IMU per i primi due anni sugli immobili adibiti a prima casa di valore inferiore ai 200 mila euro. Il provvedimento dovrebbe mirare alla rivalutazione del mercato immobiliare, ormai completamente fermo a causa della crisi; il rischio per l’Italia di arrivare a situazioni estreme come quella Spagnola è ancora alto e di certo la re-introduzione dell’ICI rende ancora più difficoltosa la ripresa.
Per quanto riguarda invece le detrazioni, queste sono già attive e particolarmente chiare; si detrae 200 euro sulla prima casa, 50 euro per ogni figlio fino a 26 anni residente nell’immobile (fido ad un massimo di 8 figli per famiglia). Sono completamente esenti i capannoni agricoli situati nelle zone montane sopra i mille metri di altitudine.
Le aliquote standard imposte dallo Stato Italiano sono del 4 per mille sulla prima casa che potrà avere al massimo tre pertinenze (tra soffitta, cantina, garage ed altro). Su tutti gli altri immobili l’aliquota decisa è invece del 7,6 per mille.
►IMU, SALVE UN TERZO DELLE PRIME CASE
L’IMU può essere versato in due o tre rate; la prima e l’ultima corrispondono con entrambi i sistemi e sono rispettivamente a Giugno ed a Dicembre dell’anno in corso. Per quanto riguarda la soluzione a tre rate, c’è da notare che nonostante queste siano di importo minore, l'”esposizione” monetaria dopo il pagamento della seconda sarà maggiore rispetto alla soluzione in due rate. Nello specifico la prima verrà versata il 18 Giugno, la seconda (nel caso in cui si scelga la soluzione in tre rate) il 17 Settembre e l’ultima il 17 Dicembre.
►PERTINENZE LIMITATE SU IMU AGEVOLATA