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Scadenze fiscali: l’imposta sostitutiva per il riallineamento civilistico

 La data del prossimo 9 luglio, quindi fra meno di una settimana, è stata scelta dalla nostra amministrazione finanziaria per il pagamento dell’imposta sostitutiva che si riferisce a persone fisiche e società che hanno effettuato una scelta molto particolare: in effetti, si tratta di aziende e soggetti su cui vengono applicati gli studi di settori e che hanno voluto riallineare i valori civilistici a quelli fiscali dei beni che sono indicati nel quadro EC (costi non imputati a conto economico). Ecco appunto che questa tassa si riferisce proprio alle deduzioni di tipo extracontabile.

Il versamento in questione deve essere perfezionato attraverso il modello F24 in formato elettronico, avendo cura di indicare il codice tributo 1123. Tra l’altro, tale tributo deve essere corrisposto in maniera obbligatoria in tre rate a cadenza annuale, con la seconda e la terza che devono sopportare anche degli interessi ben precisi, vale a dire 2,5 punti percentuali. Lo stesso discorso vale anche per quelle società che hanno scelto di aderire al regime di trasparenza fiscale e che sono soggette agli studi di settore: il riallineamento dei valori civilistici comporta il pagamento dell’imposta sostitutiva, sempre mediante l’F24 telematico, ma con un codice tributo differente, vale a dire il 1125. Un ulteriore caso è quello dei soggetti Ires (Imposta sul Reddito delle Società).

Se per questi ultimi è valido l’assoggettamento agli studi e il periodo di imposta che coincide con l’anno solare, il versamento deve fare riferimento a quattro codici tributo: il codice 1817 identifica il riallineamento delle divergenze Ias/Ifrs (i principi contabili internazionali), il 1818 il parziale riallineamento delle divergenze dall’applicazione degli stessi principi a cui si è fatto riferimento, il 1819 e il 1820 sempre la stessa fattispecie, ma in relazione al ripristino ed eliminazione dell’attivo patrimoniale e alla valutazione dei beni fungibili (Decreto 38 del 2005, ovvero l’esercizio delle opzioni in materia di principi contabili internazionali).