Il successo della tassa di soggiorno a Bellagio

Finora si è parlato della tassa di soggiorno sempre e soltanto in termini negativi, con i comuni e gli albergatori molto diffidenti e critici nei confronti dell’imposta in questione: c’è però la classica eccezione che conferma la regola e in questo caso si tratta di quella del comune di Bellagio, in provincia di Como. Il municipio lombardo, infatti, è uno dei più rinomati luoghi di villeggiatura del nostro paese e deve la sua fama alla posizione geografica, la quale è davvero pittoresca, con le Alpi in bella vista e una ramificazione del Lago di Como ad attrarre moltissimi turisti.

Ebbene, il piccolo centro comasco (gli abitanti sono poco più di tremila per la precisione) non ha di che lamentarsi, in quanto gli effetti negativi della tassa di soggiorno non sono stati registrati. Anzi, a detta del comune stesso, i turisti sono addirittura cresciuti di quattro punti percentuali nel confronto tra il 2012 e il 2011. Non c’è nulla di negativo da dire nemmeno per quel che riguarda il gettito tributario, visto che l’incasso complessivo fino a questo momento è stato superiore ai duecentomila euro, denaro che poi è servito per finanziare manifestazioni, promozioni turistiche e manutenzioni di strade e quant’altro.

Come si spiegano questi numeri? Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che l’imposta stessa non è riuscita a creare alcun tipo di malumore o discordia, come invece avvenuto nel resto d’Italia, come anche la pace ha regnato tra i clienti e gli albergatori. Insomma, nessuna lamentela, ma si è trattato davvero e soltanto di rose e fiori? In fondo, il turismo bellagino non ha altissime pretese e i risultati accettabili non possono essere paragonati a quelli di altri centri. L’aumento dei turisti nei recenti mesi estivi e a settembre ha contribuito a portare nelle casse comunali 37mila euro, tanto è vero che anche i prossimi mesi dovrebbero essere positivi.