“L’Italia ha attraversato l’apice della sua crisi economica, ma non è ancora fuori pericolo”. A dichiararlo è il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli in un’intervista a un giornale nazionale, avvertendo che le riforme dolorose introdotte dal governo non dovrebbero essere invertite.
I partiti che sostengono il governo del primo ministro Mario Monti hanno chiesto modifiche al suo bilancio, dicendo che avrebbero colpito le famiglie che già soffrono delle numerose misure di austerità.
“Abbiamo preso la strada giusta e i mercati ci stanno dando credito, ma non dobbiamo dare l’impressione che l’Italia e l’Europa stiano pensando di cambiare direzione”, ha aggiunto Grilli.
Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi si è ridotto a circa 320 punti base dai circa 540 nel mese di luglio, segnalando un miglioramento della fiducia del mercato.
Ma Grilli ha sostenuto che l’obiettivo era quello di portarlo almeno ai livelli del maggio 2011, vale a dire meno di 200 punti, prima che scoppiò la crisi del debito.
“I mercati apprezzano l’austerità e i sacrifici, ma allo stesso tempo ci chiedono di non concludere ora queste misure”, ha detto.
Grilli ha aggiunto che il governo aveva incluso un fondo di 900 milioni di euro in nuove misure di bilancio che il Parlamento poteva decidere come spendere, forse per aiutare coloro che sono stati colpiti più duramente dalla politica di austerità.
Sabato scorso, Monti ha detto di aspettarsi che saranno solo pochi i mesi prima che i segnali di ripresa inizino a emergere per l’economia italiana.
L’Italia è entrata in recessione dalla metà dello scorso anno, appesantita dalle misure di austerità adottate dal governo Monti per tagliare in modo massiccio il debito del paese, tra cui aumenti delle tasse, tagli alla spesa e una revisione delle pensioni.
Il governo prevede che l’economia in Italia una subirà una contrazione del 2,4 per cento nel 2012 e dello 0,2 per cento nel 2013.
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