Non è raro che il cosiddetto “scontrino parlante” della farmacia provveda a indicare il farmaco etico: questa situazione si verifica, in particolare, quando si è in possesso di prescrizioni di medicinali su ricetta che sono state rilasciate direttamente dal medico di base. Che cosa si intende in questo caso con l’aggettivo “etico”? Inoltre, domanda ancora più importante, i prodotti in questione possono beneficiare della detrazione fiscale sul modello 730 della dichiarazione dei redditi? La risposta al secondo quesito è senz’altro affermativa. I farmaci etici non sono altro che quei prodotti per cui è obbligatoria la prescrizione da parte del medico, ragione per la quale non si può provvedere alla vendita senza alcuna ricetta.
Questo vuol dire che tali farmaci necessitano della prescrizione medica, tanto è vero che sulla confezione appare di solito una dicitura ben precisa: nel dettaglio, il prodotto deve essere venduto solo su presentazione di ricetta medica, un requisito essenziale. Per poter riuscire a sfruttare l’agevolazione tributaria a cui si sta facendo riferimento è necessario che gli scontrini fiscali contengano tre elementi specifici: anzitutto, si tratta della natura e della quantità dei medicinali che sono stati acquistati, ma non bisogna dimenticare nemmeno l’indicazione accurata del nome del medicinale coinvolto oppure, in alternativa, il codice Aic alfanumerico (si trova sulla confezione di ogni singolo medicinale).
Il terzo elemento fondamentale da questo punto di vista, poi, è il codice fiscale del soggetto a cui sono destinati i prodotti stessi. Un utile appiglio che si può avere quando si parla dei farmaci etici è sicuramente la risposta a un interpello dell’Agenzia delle Entrate, più precisamente la Direzione Regionale dell’Emilia Romagna. In pratica, il protocollo 909-55477 dell’ottobre del 2007 si è occupato di integratori alimentari, i quali erano stati prescritti da un medico specialista a scopo curativo e per questo motivo utili per la detrazione dalla dichiarazione dei redditi.