Alba Adriatica, circa 12mila abitanti in provincia di Teramo: è in questa parte dell’Abruzzo che si è deciso di introdurre un regolamento sulla celebrazione dei matrimoni civili nuovo di zecca, una operazione che ha già attirato su di sé diverse critiche. In effetti, è proprio questo regolamento che determina i costi delle funzioni a cui si sta facendo riferimento, ma cerchiamo di capire cosa succederà di preciso. Anzitutto, quelle persone che decideranno di sposarsi con il rito civile saranno obbligate a sostenere delle spese, vale a dire i costi vivi di gestione che riguardano i giorni festivi e i pomeriggi.
Il motivo è presto detto, tale tassa è giustificata con il fatto che la scelta va al di fuori del normale orario di lavoro del personale comunale, le cui attività si svolgono di solito dalle 8 alle 14. L’imposta in questione del comune abruzzese servirà a rifinanziare le spese realizzate per il lavoro straordinario dei dipendenti, per la corrente elettrica e per il riscaldamento. Insomma, per i futuri sposi non si inizia certo nel migliore dei modi. Le nuove tariffe saranno pienamente effettive quando sarà aperta al pubblico Villa Flajani, edificio storico che è stato scelto proprio per celebrare i matrimoni civili.
Il rinfresco e i vari addobbi saranno a carico degli sposi, mentre l’autorità civile, qualunque essa sia, non dovrà nulla. Il luogo è stato ritenuto idoneo, ma al momento non è agibile e si stanno ultimando i lavori di ristrutturazione, in modo che i vigili del fuoco rilascino le necessarie certificazioni. Nel nostro paese, come avviene anche in altri europei, non ci si stupisce più per la tassazione delle cose e dei servizi più disparati. Anche questa misura del comune abruzzese rientra pienamente nel novero, anche se bisognerà attendere il varo effettivo del regolamento, in modo da conoscerne i dettagli e tutte le caratteristiche.