Dal primo gennaio è entrata in vigore la Legge di Stabilità n. 228 del 24.12.12 composta da 560 articoli.
Entrano in vigore tre diverse imposte, e tra gli aumenti del 2013 troviamo Tares, Ivie e Tobin (con annesso aumento dell’IVA al 22% da luglio del corrente anno). I contribuenti possono consolarsi in quanto fino a giugno è possibile usufruire di una detrazione sui lavori di ristrutturazione del 50 per cento. Andranno poi a regime i nuovi sconti fiscali per i figli a carico con una detrazione “nominale” fino a 950 euro per i figli sopra i 3 anni e di 1.220 per chi ha meno di quell’età.
Dal 2013 la Tares sostituisce la Tarsu, ed è la nuova tassa sui rifiuti, la quale si pagherà da aprile e costerà circa ottanta euro a famiglia. Comprenderà anche la tassa di igiene ambientale. L’importo esatto sarà calcolato in base alla cubatura e al metraggio dell’immobile.
La Tobin Tax si dovrà pagare a marzo e si applicherà in percentuale di frequenza ai “trasferimenti di azioni e titoli partecipativi” e sarà pari allo 0,22 per cento e allo 0,12 se lo scambio avviene sui mercati regolamentati. L’aliquota dello 0.22% dovrebbe scendere allo 0.2% nel 2014 così come quella dei mercati regolamentati: dall’attuale 0.12% allo 0.10%. Sono previste norme particolari per i derivati e per le negoziazioni “ad alta frequenza”.
Prelievo fisso invece per i derivati e norme ad hoc per le negoziazioni ad «alta frequenza». Il pericolo di un blocco finanziario è reale visto che in Francia ha bloccato il mercato, in quanto le operazioni non avvengono più per liquidità ma solo a credito per sfuggire alla nuova tassazione. Oltre alla crisi economica, la Tares, l’Ivie, con la Tobin Tax si metterà a rischio il mercato finanziario nazionale.
L’Ivie è già attiva: si tratta dell’imposta sul valore degli immobili all’estero, pari al 7,6 per mille del valore della casa come risulta dall’atto d’acquisto o dal contratto. Grazie a questa tassa il governo incasserà circa 98 milioni di euro all’anno.
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