Entro il 31 gennaio 2013 va effettuato il versamento del super bollo introdotto all’epoca dal Governo Berlusconi e poi aumentato da quello Monti. Si tratta di un addizionale alla tassa automobilistica da pagare entro fine mese, che va a tassare le autovetture per il trasporto promiscuo di persone e cose, introdotta con la manovra salva Italia.
Il superbollo deve essere pagato dai possessori del veicolo, quindi anche dagli usufruttuari, gli acquirenti con patto di riservato dominio e gli utilizzatori a titolo di locazione finanziaria. L’addizionale non è dovuta nei casi in cui il veicolo è esentato dal bollo ordinario. Trovano, quindi, applicazione, anche per il superbollo, le esenzioni previste, ad esempio, per i veicoli storici o per quelli in dotazione dei corpi armati dello Stato.
Anche le auto di bassa cilindrata stanno diventando un vero e proprio bene di lusso: infatti il super bollo deve essere pagato da quei soggetti che detengono delle autovetture con potenza superiore a 185 Kw, e per ogni chilowatt in più oltre i 185 si pagherà 20 euro, a differenza del 10 precedenti. Oltre ai proprietari di auto, il superbollo lo devono pagare anche gli usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio ed utilizzatori a titolo di locazione finanziaria.
Anche le auto aziendali sono state penalizzate dalle nuove normative. Il pagamento deve essere effettuato usando il modello “F24 elementi identificativi”, compilando il codice tributo “3364” e come “Anno di riferimento” l’anno di decorrenza della tassa automobilistica, ricordando sempre che il costo del superbollo auto si riduce di 12 euro dopo 5 anni, di 6 dopo 10 anni e di 3 euro dopo 15 anni e non è più dovuta decorsi venti anni dalla data di costruzione. L’unica modalità di pagamento possibile è quella telematica per coloro che sono titolari di partita Iva, ma ci si può rivolgere anche a banche, poste e agenti della riscossione.
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