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Evasione fiscale: alleanza Comuni-Entrate in Emilia Romagna

 Tempi duri per gli evasori fiscali che risiedono in Emilia Romagna. L’Agenzia delle Entrate e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani dell’Emilia Romagna, infatti, aprono in merito la strada al federalismo fiscale con una vera e propria alleanza anti-evasione che vede impegnato sia il Fisco, sia i Comuni che eserciteranno un ruolo attivo nell’individuare i possibili casi di evasione fiscale. Non a caso, una “task force” di quindici membri, di cui undici funzionari dell’Agenzia delle Entrate, e quattro esperti dell’ANCI della Regione Emilia Romagna, ha predisposto un dossier operativo, destinato ai dipendenti del Comune, per la raccolta dei dati “sensibili” attraverso delle apposite “check list”. Allo stato attuale, i comuni dell’Emilia Romagna che hanno aderito all’alleanza anti-evasione sono ben 116; tra questi, spiccano città come Bologna, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Ferrara e Cesena, ma, in accordo con una nota emessa dalla Direzione Regionale dell’Emilia Romagna, ci sono anche centri di rilevanza economica come Carpi, Imola e Faenza dove potenzialmente può annidarsi un elevato livello di tasse evase.

I dati “sensibili” grazie ai quali si può risalire a comportamenti e situazioni potenzialmente evasive sono tanti: dallo sfruttamento di terreni con finalità di costruzione di edifici alle residenze fittizie all’estero e passando per immobili non dichiarati, affitti in nero, capacità di spesa ben oltre il reddito che è stato dichiarato e commercio sommerso. Una volta riscosse a titolo definitivo le imposte da redditi non dichiarati, ai Comuni spetterà una fetta pari al 30% in linea con quanto prevede a livello nazionale la compartecipazione dei Comuni italiani all’alleanza anti-evasione.

Per passare dalle parole ai fatti, come sottolineato da Antonino Gentile, Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, servono comunque sia gli indirizzi operativi forniti dalla “task force“, sia un’adeguata formazione per i dipendenti del comune; e per questo, nel prossimo mese di settembre, i docenti dell’ANCI e delle Entrate predisporranno dei seminari informativi ad hoc per i funzionari delle amministrazioni comunali. Il potenziale di recupero di tasse da redditi non dichiarati è molto elevato se si considera che in Italia, secondo le stime di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, ci sarebbero ben undici milioni di contribuenti che dichiarano non più di seimila euro all’anno!