Molto probabile il rinvio per quanto riguarda lo spesometro, il nuovo strumento lanciato dall’agenzia delle entrate che dovrebbe andare a sostituire il vecchio clienti e fornitori. L’amministrazione aveva peraltro già posticipato al 15 ottobre l’invio della comunicazione inerente il possesso dei beni dei soci e quasi sicuramente sposterà l’invio della comunicazione inerente le spese sopra i 3 mila euro intorno a fine ottobre, inizio novembre.
Ricordiamo che il nuovo spesometro è stato introdotto dal Dl 16 del 2012 ed in buona sostanza ha stabilito l’obbligo della comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva per i quali è previsto l’obbligo della comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva per le quali è previsto l’obbligo di emissione della fattura viene assolto con la trasmissione dell’importo di tutte le operazioni attive e passive. Per quanto riguarda invece l’obbligo di invio della fattura telematica questa sarà obbligatoria per le operazioni che abbiano un importo non superiore 3600 euro, compreso iva. Di conseguenza la circolare individua due distinte modalità di adempimento della comunicazione telematica Iva, differenziate in base al fatto che si abbia o meno l’obbligo di emissione della fattura.
Pertanto le operazioni che non hanno obbligo di fattura devono essere comunicate qualora non siano di importo inferiore ai 3600 euro compreso iva. Inoltre altre modifiche in materia di spesometro sono derivanti dall’entrata in vigore del Dl 16 del 2012 (decreto semplificazioni tributarie). Tale decreto ha infatti stabilito che le operazioni rilevanti ai fini dello spesometro sono tutte quelle assoggettate ad iva e non solo quelle di importo non inferiore a 3 mila euro.
Tuttavia occorre anche segnalare dei decisi ritardi in materia di aggiornamento software. Infatti attualmente sul sito dell’agenzia delle entrate non sono ancora disponibili né le nuove specifiche tecniche né il nuovo modello inerente i dati degli studi di settore. Decisi ritardi, quindi e questo quando mancano pochi giorni alla scadenza dell’invio dei dati, scadenza ipotizzata ma non rinviata ancora.