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Aumento Ires per le società di comodo

 La maggiorazione Ires di 10,5 punti percentuali prevista per le società di comodo è applicabile esclusivamente alle società soggette ad Ires. Pertanto le società che sono assoggettate ad Irpef, come ad esempio le srl trasparenti o altri tipi di società. Occorre ricordare che la manovra di ferragosto ( Dl 138 del 2011) ha previsto una maggiorazione Ires di 10,5 punti percentuali per le società considerate non operative ( e pertanto rientrano nel novero sia coloro che non superano il test di operatività sia coloro che conseguono perdite nel triennio).

Secondo gli addetti ai lavori la ratio di tale previsione normativa è nel fatto che la tassazione del 38 % prevista (27,5 per cento di Ires più il 10,5 per cento a titolo di maggiorazione) avvicinerebbe la tassazione delle società a quella delle persone fisiche ( che per i redditi più alti pagano circa il 38 %). La tassazione maggiorata viene prevista in quanto la finalità delle disciplina delle società di comodo è proprio quella di colpire le società di comodo che nella realtà sono costituite per il fine esclusivo di far godere i soci dei beni immessi all’interno.

Criteri specifici sono invece previsti dall’articolo 115 del Tuir per quanto riguarda consolidato e trasparenza. In particolare per quanto riguarda la maggiorazione Ires in caso di consolidato sarà assolta dalla consolidante. Diverso il discorso invece per le piccole srl, partecipate esclusivamente da persone fisiche, che hanno adottato il regime previsto dal 116 del Tuir. In tale caso il reddito sarà attribuito direttamente ai soci e sarà pertanto assoggettato alle normali aliquote irpef. Di conseguenza la maggiorazione di 10,5 punti percentuali non dovrà essere applicata in questo caso visto che si potrebbero creare delle situazioni in cui il socio paga una aliquota irpef troppo elevata (perché il soggetto ha altri redditi che vengono sommati). Di conseguenza la norma non dovrebbe applicarsi in tali casi anche se vi è la possibilità che il dubbio venga portato in tribunale dove alla fine potrebbe esprimersi la cassazione.