In Maryland viene introdotta la tassa sulla pioggia

La classifica delle imposte più strane di sempre ha una nuova pretendente al primo posto. La novità in questione non si riferisce per fortuna all’Italia, ma agli Stati Uniti. In effetti, Martin O’Malley, governatore dello stato del Maryland, ha deciso di introdurre quella che è già stata ribattezzata come “tassa sulla pioggia” (vedi anche La Cina introduce una tassa sulle bacchette di legno). Sembra tutto assurdo, ma si tratta della pura verità. In pratica, il tributo a cui si sta facendo riferimento obbliga i contribuenti, i quali sono sia persone fisiche che aziende, ma anche gli enti no-profit, di versare una somma di denaro a seconda del quantitativo di pioggia che cade sulle loro proprietà (immobiliari e non), oltre a quelle che sono definite come “superfici impervie”.

Tra l’altro, il funzionamento è molto particolare e rigido, dato che la stessa governatrice ha pensato proprio a tutto, persino a una sorveglianza tramite satellite sui giardini, sui vialetti e sui pergolati delle stesse proprietà. Come si spiega una scelta così controversa, la quale sta suscitando moltissime polemiche? Come è stato spiegato dall’amministrazione locale, i tetti delle abitazioni, come anche i parcheggi e i passi carrabili rappresentano degli elementi in grado di aumentare i possibili problemi di drenaggio e di contaminazione delle acque piovane.

Le motivazioni sono però alquanto fumose, visto che si fa riferimento a una non meglio precisata imposizione giunta direttamente dall’agenzia ambientale americana, senza dimenticare le ragioni che hanno generato l’imposizione fiscale. Una tassa simile viene considerata da più parti “demenziale”, anche come si può pretendere che i cittadini non abbiano un tetto o un passo carrabile? Una misura del genere provocherebbe rivolte e proteste ovunque, chissà cosa succederà ad Annapolis e dintorni, ormai sono stati inventati tutti i metodi possibili per battere cassa e rimpinguare i bilanci. Si spera soltanto che il modello non ispiri altre amministrazioni.