Abbiamo parlato nei giorni scorsi della proroga della detrazione al 50 per cento e di quella al 55 che ora è passata al 65 per cento. Ebbene, il Governo riuscirà a coprire questa spesa con i fondi derivanti dall’aumento dell’Iva su alcuni prodotti. Ricordiamo che la proroga al 31 dicembre 2013 della detrazione per lavori di ristrutturazione edilizia e l’aumento delle detrazioni per lavori di risparmio energetico rientrano nel decreto sugli ecobonus approvato dal Consiglio dei ministri.
L’aumento dell’Iva riguarderà alcuni prodotti non editoriali venduti assieme a quelli editoriali, cibi e bevande dei distributori automatici. Nello specifico: Per prodotti non editoriali venduti assieme a quelli editoriali si intende quei supporti integrativi come dischi e supporti sonori che vengono venduti a titolo gratuito o oneroso insieme a riviste, periodici, quotidiani e libri, in un’unica confezione. E poi l’aumento dell’Iva riguarderà anche cibi e bevande acquistati da distributori automatici collocati in stabilimenti, ospedali, case di cura, uffici, scuole, caserme e altri edifici.
Comunque è sempre più probabile l’aumento dell’Iva sui beni di largo consumo dal prossimo 1 luglio, che passerà dal 21 al 22 per cento dal 1 luglio 2013. L’aliquota Iva ordinaria è stata introdotta circa 40 anni fa ed è variata ben 8 volte nella storia: “Se è vero che in questi 40 anni abbiamo registrato l’incremento d’aliquota Iva più significativo, è altresì vero che nel 1973 quella applicata in Italia era, ad esclusione della Germania, la più contenuta. Tuttavia, se l’aumento previsto dal prossimo mese di luglio non verrà scongiurato, i consumatori italiani si troveranno a subire l’aliquota Iva ordinaria più elevata tra tutti i principali paesi dell’area dell’euro”, ha dichiarato il direttore della CGIA di Mestre Bortolussi.
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