Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha recentemente diffuso gli ultimi dati relativi alle entrate dello Stato nel corso nel 2013. I dati statistici sono aggiornati alla situazione dei primi dieci mesi dell’anno e in generale offrono una impressione di stabilità rispetto ai valori rilevati l’anno precedente.
A guardare più da vicino le statistiche, però, si scopre che l’IVA, la maggiore tra le imposte indirette, ha subito nel corso del 2013, da gennaio ad ottobre un forte calo nel gettito, che ha portato le entrate tributarie derivanti da questa tassa ad essere inferiori di circa 3 miliardi di euro. Una cifra di certo non di poco conto, quando si fatica a trovare anche 200 milioni di euro extra per la copertura della mini IMU di gennaio.
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Ma quello che ancora di più sorprende è che si tratta della tassa che ha subito nel corso del 2013 anche un ritocco dell’aliquota a rialzo, passata, come noto, dal precedente 21 per cento al 22 per cento a a partire dal 1 di ottobre. L’IVA, dunque, nei primi 10 mesi dell’anno risulta in flessione del 3,9 per cento, ma in parte, conferma il Ministero, questo calo riflette anche la riduzione della componente relativa agli scambi interni e la diminuzione della componente relativa al prelievo sulle importazioni.
Entrambi i cali, quindi, sono da imputare ancora una volta alla congiuntura economica negativa. Per quanto riguarda il gettito tributario generale, invece, per i primi 10 mesi dell’anno, la statistica mostra entrate erariali stabili rispetto al 2012 e pari a poco più di 321 mila milioni di euro, solo uno 0,3 per cento in meno rispetto all’anno precedente.