Si parla di dichiarazioni precompilate messe sul web, sconti per chi accetta i «calcoli» dell’Agenzia delle Entrate senza domandare modifiche o integrazioni, un consolidamento del ruolo dei Caf, che potrebbero diventare responsabili, anche economicamente, se ci sono di errori.
Per ora è una bozza, ma la rivoluzione fiscale del governo comincia dal documento che stanno preparando gli uomini del Fisco per snellire le procedure ed essere più veloci a capire le indicazioni del governo. Il mutamento è iniziato a maggio, quando il governo ha chiesto all’Agenzia di accelerare sulle basi del nuovo sistema.
Si tratta di 30 milioni di contribuenti: per tutti (18,5 milioni di 730, 2 milioni di Modello Unico e 10 milioni di dipendenti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi), a iniziare dal 2015, è in arrivo la dichiarazione precompilata, con dati presi da atti degli anni precedenti, Cud dati dalle aziende, informazioni già in possesso di banche, assicurazioni e Poste.
Almeno nei primi anni per i contribuente ci sarà la probabilità di correggere o modificare la dichiarazione. In caso di correzioni, ci sarebbe «assistenza fiscale» con le medesime modalità attuali. All’inizio, dunque, ci sarà un doppio regime.
> Gli scontrini e le fatture detraibili dalle tasse?
Una delle discussioni all’Agenzia delle Entrate riguarda il bisogno di arrecare il visto di conformità da parte dei Caf anche in caso di dichiarazione precompilata. La questione è molto delicata, e i centri stanno alzando le barricate, in merito al sistema sanzionatorio. Secondo le Entrate i Caf dovrebbero gravarsi anche l’onere totale dei rischi economici, sostituendosi al contribuente nel risarcimento del danno erariale. Contribuente che sarà libero da qualsiasi «peso» in fase di accertamento.