E’ sempre più vicina la scadenza per versare l’acconto e il saldo relativi alla cedolare secca. Quali sono le date da segnare sul calendario se si affitta un’abitazione aderendo a questa imposta sostitutiva sui contratti di locazione?
In primo luogo va sottolineato che l’ammontare dell’acconto è stato fissato al 40% del 95% dell’intera imposta dovuta per il 2014 mentre il saldo viene versato in coincidenza con la data di scadenza della dichiarazione Irpef.
Il pagamento dell’acconto della cedolare secca va effettuato:
- in due rate, se l’importo dovuto supera i 257,52 euro:– la prima rata del 40% va versata entro il 16 giugno o il 16 luglio (con la maggiorazione dello 0,40%);
– la seconda rata del rimanente 60% va pagata entro il 30 novembre;
- In un’unica soluzione entro il 30 novembre, se l’importo è inferiore a 257,52 euro;
L’acconto non è dovuto se l’anno di prima applicazione della cedolare secca è lo stesso del primo anno di possesso dell’immobile, visto che il relativo reddito corrispondente al precedente periodo di imposta non è stato assoggettato ad imposta. A meno che non si paghi tramite Modello 730/2015, l’acconto di giugno può essere rateizzato fino ad un massimo di sette rate (in questo caso la settima si va a sommare a novembre con il saldo).
Anche per quanto riguarda le scadenze del saldo si applicano le stesse regole previste per l’Irpef: il versamento va quindi eseguito entro il 16 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento, oppure entro il 16 luglio, con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse.
Ecco invece i codici tributo per il versamento con Modello F24:
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1840 per la prima rata dell’acconto;
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1841 per la seconda rata dell’acconto o per il pagamento dell’imposta in un’unica soluzione;
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1842 per il pagamento del saldo;
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1992 per il versamento a luglio (con maggiorazione dello 0,40% a titolo di interessi);
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8913 per eventuali sanzioni;
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1668per indicare separatamente gli interessi si opta per la rateizzazione della prima rata di acconto e del saldo relativo all’anno precedente (sull’esempio dell’Irpef).