L’aggio per Equitalia sarà ridotto e si attesterà dall’8% al 6% a partire dal gennaio del prossimo anno. E’ quanto è stato precisato durante un briefing al ministero dell’Economia a seguito dell’approvazione, nella serata di ieri in consiglio dei ministri, di altri cinque decreti attuativi della delega fiscale.
La norma dispone peraltro che gli oneri di riscossione, da stabilirsi ogni anno, debbano essere commisurati ai costi del servizio: non potranno superare il 6% del riscosso ma non è escluso che ci possano essere ulteriori riduzioni.Il decreto che riduce l`aggio prevede anche la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione.
Lo scopo è quello di favorire la compliance e dunque indurre il contribuente ad adempiere spontaneamente ai versamenti delle imposte. I decreti varati ieri, si è tenuto a sottolineare, sono da prendere nella loro visione di insieme anche con quelli già passati per il Parlamento come il dlgs sull`abuso di diritto e il significato di fondo sarebbe quello di spostare l`enfasi dai controlli ex post alla prevenzione in materia di rapporti tra fisco e contribuenti.
Ecco che in caso di definizione concordata dell`accertamento, il pagamento può essere effettuati in quattro anni anziché in tre, con un minimo di otto rate e un massimo di sedici. Viene introdotto il principio del lieve inadempimento secondo cui non è prevista la decadenza della rateizzazione nel caso di ritardo del versamento fino a 5 giorni, o di un minor versamento fino al 3% del dovuto con un limite massimo di 10mila euro.
E l`agente della riscossione può concedere la dilazione anche del pagamento delle somme iscritte a ruolo, fino ad un massimo di 72 rate mensili, dietro semplice richiesta del contribuente che dichiari di versare in una situazione temporanea di difficoltà (per somme superiori a 50mila euro la dilazione può scattare solo se viene fornita adeguata documentazione).