La Legge di Stabilità 2016 per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi , è un elemento chiave per condurre l’Italia definitivamente fuori dalla crisi economica e all’ordine del giorno per la manovra ci sono la Tasi, l’Ires, le spese sulla Sanità, il bonus 80 euro e la spesa sull’Isee.
Per quel che riguarda l’abolizione della Tasi, quasi certamente si dirà addio alla tassa sulla prima casa senza, però, portare tagli significativi ai Comuni. Secondo il premier l’abolizione della Tasi sarà per tutti e per sempre, anche se l’UE sembra contraria a questo obiettivo che per Renzi sembra di primaria importanza.
Renzi ha, inoltre, confermato che a partire dal 2017 ci sarà anche un significativo taglio all’Ires per le imprese anche se la misura sarà contenuta a partire dalla prossima legge di Stabilità in cui sarà indicato il livello di riduzione con l’obiettivo di arrivare a importi inferiori a quelli di Germania, Spagna e Francia.
Il premier rassicura che non si prospettano tagli sulla sanità sottolineando, anzi, che negli ultimi anni gli stanziamenti per la sanità sono cresciuti passando dai 106 miliardi di euro del 2013 ai 110 miliardi di euro del 2015. Per il 2016 gli stanziamenti previsti sono ancora in crescita, stabiliti in 111 miliardi di euro.
La Legge di Stabilità, ha annunciato Renzi, comprenderà anche misure per contrastare la povertà, in particolare quella infantile.
Per quel che riguarda il bonus di 80 euro in busta paga, il Primo Ministro ha annunciato che è allo studio un meccanismo che possa far figurare il bonus non come sussidio ma come una riduzione fiscale. Il cambiamento potrebbe provocare dei leggeri cambiamenti che porteranno a salire o scendere impercettibilmente la cifra mensile percepita.
Per quel che riguarda, invece, la spesa Isee il premier apre la possibilità di introdurre delle modifiche per nuovi criteri di dichiarazione.