Forse non tutti sanno che coloro che hanno una disabilità certificata possono godere di alcune provvidenze concesse dalla legge quadro in materia. Una di queste prevede il pagamento di una percentuale minore di IVA nell’acquisto di un autovettura. I disabili che acquistano un’auto nuova sono infatti soggetti al pagamento dell’IVA con aliquota al 4 per cento e non a quella nazionale al 22 per cento. Ecco quali sono le agevolazioni di cui si può godere quanto di acquista un’auto per disabili per se stessi o per un proprio familiare a carico.
Auto per disabili: IVA e altre agevolazioni
Per poter acquistare un’auto per disabili e godere delle agevolazioni previste dalla legge è necessario in primo luogo essere in possesso dell’apposita certificazione rilasciata dallo staff medico, che è il documento ufficiale che consente di accedere alle provvidenze della legge 104 del 1992, la legge quadro sulla disabilità.
Se ad esempio si è portatori di handicap in situazione di gravità (ricadendo all’interno del comma 3 art. 3 della legge 104/1992) con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta come recita il Dpr. 495/92 all’art. 381 si può sicuramente beneficiare di queste agevolazioni. L’importante è tuttavia avere una diagnosi che permette di accedere alle tutele della legge 104/1992.
Ecco coloro che possono accedere al beneficio dell’IVA agevolata per l’acquisto di un’auto per disabili secondo l’Agenzia delle Entrate:
- non vedenti e non udenti
- disabili con handicap psichico o mentale
- titolari dell’indennità di accompagnamento
- disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni
- disabili con ridotte o impedite capacità motorie.
Per l’acquisto dell’auto sono inoltre previste delle detrazioni fiscali per il 19 per cento dell’IRPEF, l’imposta relativa a tutte le persone fisiche che hanno un reddito diverso dalla pensione, anche da locazione ad esempio, purché non già assolti attraverso il regime della cedolare secca. La detrazione delle spese dell’auto per disabili è riconosciuta tuttavia ai familiari solo se si tratta di familiari a carico, altrimenti non è ammessa.