In arrivo la quarta rottamazione per tutti coloro che hanno dei debiti con il fisco. È previsto lo stralcio di tutte quelle cartelle fino ad un massimale di 1000 euro, mentre poi ci sarà anche lo strumento della rateizzazione in via automatica con un programma pari a cinque anni, senza dimenticare la sanzione a forfait del 5% sulla somma che deve essere pagata.
Al giorno d’oggi la rateizzazione di bollette, ma anche di tasse e multe sarà molto più semplice per tutti coloro che hanno dei debiti in arretrato con il fisco. Eppure, gli stipendi attuali in tanti casi non permettono di affrontare simili spese.
Ecco spiegato il motivo per cui la pace fiscale, su cui punta notevolmente la maggioranza di governo attuale, potrebbe prendere corpo a breve. Si tratterebbe, a quanto pare, della rottamazione numero quattro e, secondo quanto riportato dalle voci che stanno circolando in queste ore, riguarderebbe tutte quelle cartelle esattoriali fino al 30 giugno di quest’anno. In questo modo, si consentirebbe ai contribuenti non in regola, di rimettersi in pari con questi debiti che sono rinviati prima per il Covid e poi per l’aumenti dei prezzi dell’energia.
La pace fiscale, che sarebbe davvero dietro l’angolo, comporterebbe una sanzione pari al 5% a forfait sulla somma che si deve al fisco, ma non ci sarebbero da corrispondere altre sanzioni oppure interessi. Il programma di realizzazione si svilupperebbe al massimo su cinque oppure dieci anni e in automatico, quindi senza considerare sia la somma che il reddito del contribuente. Non solo, dal momento che scenderebbe pure da 3000 a 1000 euro il tetto massimo di debiti che potranno subire lo stralcio.
Fino a questo momento, per tutte quelle somme che si spingono fino al tetto dei 120 mila euro, i contribuenti morosi hanno la possibilità di fare richiesta per la rateizzazione diretta sul web mediante un apposito servizio denominato “rateizza adesso”, presente sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Altrimenti, si può pensare pure di sfruttare l’apposito modello R1, che dovrà essere inviato tramite posta elettronica certificata ai vari indirizzi ivi indicati. All’interno della domanda serve indicare anche la causa della difficoltà economica che si sta affrontando, ma non serve in realtà allegare alcuna documentazione che supporti tale dichiarazione. Il pagamento del debito deve avvenire al massimo con una rateizzazione pari a ben 72 rate, ovvero nel giro di sei anni. Quando i debiti superano tale soglia, la richiesta di rateizzazione va fatta inviando apposita pec a specifici indirizzi.