All’interno della Legge di Bilancio è prevista l’opportunità di scegliere la dilazione dei pagamenti di tutte quelle tasse che sono ancora dovute. C’è una notevole polemica in riferimento al blocco degli emendamenti e, intanto, il Governo sta riflettendo sullo stanziamento di circa 400 milioni di euro per soddisfare le richieste che arrivano dai territori.
Aspettando l’estensione della flat tax, ecco che arriva la novità del fisco a rate in riferimento alle partite Iva. È stata annullata la scadenza del prossimo 30 novembre per effettuare il pagamento del secondo acconto in riferimento alle imposte sui redditi, ma tale somma potrà essere oggetto di apposito versamento in ben cinque rate mensili dal 16 gennaio del prossimo anno in avanti.
Va messo in evidenza come questa nuova norma sia compresa all’interno di uno dei vari provvedimenti che sono chiaramente inerenti alla manovra. Si tratta dell’articolo 4 del decreto fiscale, che entrerà in vigore, come si può ben notare dallo stesso testo normativo, solo ed esclusivamente per il periodo di imposta del 2023, ovvero per dodici mesi. Chiaramente, il tutto aspettando che arrivino delle coperture strutturali per il tempo successivo.
Lo scopo di questo provvedimento è inevitabilmente quello di rendere molto meno pesante il versamento dell’acconto numero due e, di conseguenza, garantire un po’ di respiro soprattutto alle piccole imprese. La procedura di rateizzazione, quindi, dovrebbe avere ad oggetto tutte quelle imposte che sono strettamente correlate alla dichiarazione dei redditi.
È interessante anche mettere in evidenza come non saranno compresi i vari contributi previdenziali che si dovranno versare all’Inps. In merito alle rate successive rispetto alla prima, invece, va segnalato come si dovranno in ogni caso pagare gli interessi nella percentuale del 4% annuo. Ad ogni modo, va rimarcato anche come non ci sarà alcuna modifica ai vari criteri che portano alla determinazione e alla misurazione del secondo acconto di tali imposte.
La sola novità, invece, è rappresentata dal fatto che sono state azzerate le sanzioni che sono legate strettamente al differimento e alla possibilità di rateizzare il versamento. Importante anche sottolineare come ci siano numerose discussioni circa l’opportunità di promulgare una nuova legge che possa garantire i finanziamenti necessari per tutti quegli interventi sui territori e, di conseguenza, dare una risposta alle varie richieste già presentate da parte dei parlamentari, in modo particolare quelli che fanno parte della coalizione del centrodestra, visto che l’intenzione dell’esecutivo è quella di approvare il prima possibile la Legge di Bilancio.